Capodanno senza vetri e botti solo “istituzionali” per dare il benvenuto al 2018
Trieste – Capodanno festeggiato in regione con musica e fuochi d’artificio solo “istituzionali”. Nei quattro capoluoghi di provincia divieto di sparare botti e utilizzare bicchieri e bottiglie di vetro in strada.
Le manifestazioni si sono svolte a Trieste, in piazza Unità d’Italia, con tanti fuochi dal Molo Audace; a Udine con il gran concerto in Giardin grande e i fuochi dal colle del Castello.
A Pordenone il concerto in piazza XX Settembre; a Gorizia in piazza Vittoria musica e fuochi.
Situazioni surreali in centro città a Trieste, dove per l’ordinanza antiterrorismo chi voleva entrare in piazza Unità si è visto sottrarre ombrelli, bottiglie di vetro, oltre alla perquisizione delle borsette e controllo con il metal detector.
Per accedere alla piazza, parecchie persone hanno atteso per un’ora in fila. Nonostante l’entrata goccia a goccia, piazza Unità d’Italia alla mezzanotte contava circa 20.000 persone, pronte a scatenarsi in auguri coi bicchieri di carta già riempiti prima di entrare.
Subito dopo la mezzanotte festeggiata a casa o nei locali, è abitudine andare in piazza a unirsi ai presenti, ma ieri sera ecco la sorpresa dell’entrata controllata e per molti la piazza è rimasta un miraggio.
Se dentro la piazza la situazione era molto tranquilla per la mancanza dei soliti alcolici, lo stesso non si può dire per la zona tutt’attorno: tantissime le bottiglie rotte e buttate a terra con uno scenario completamente opposto, dove l’euforia dell’alcool ha lasciato uno strascico di odore di spumante e di tanti petardi piccoli o grandi, seppure vietati.
Per le forze dell’ordine extra lavoro quindi. Nonostante questi intoppi, tuttavia, triestini e non hanno fatto il loro dovere, comportandosi civilmente e attenendosi alle misure prese dal Comune, accontentandosi di brindare con i bicchieri di carta.
(Servizio e foto di Stefano Savini)