Con “Bull” – drammaturgia di Mike Bartlett – una riflessione sul mondo del lavoro contemporaneo al Rossetti
Trieste – “Bull”, testo di Mike Bartlett diretto da Fabio Cherstich a capo di una compagnia perfettamente bilanciata, composta da Linda Gennari, Pietro Micci, Andrea Narsi e Alessandro Quattro e nella traduzione di Jacopo Gassmann porta alla Sala Bartoli uno squarcio crudele sul mondo del lavoro attuale.
Il debutto è previsto martedì 30 gennaio alle 19.30 e le repliche sono in programma fino a domenica 4 febbraio per il cartellone “Altri percorsi” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Mercoledì, giovedì e sabato si replica alle 21, venerdì alle 19.30 e domenica 4 febbraio ultimo spettacolo alle ore 17.
Molto apprezzato dalla critica, lo spettacolo rappresenta un’esperienza singolare e piuttosto inquietante. Quando ci si siede in platea, infatti, si è disposti a “stare al gioco” a cui il teatro chiama: ovvero vivere una catarsi, ricevere qualche pugno allo stomaco, emozionarsi, uscire dalla sala commossi, arrabbiati, pieni d’interrogativi. È ciò che il teatro deve suscitare, quando è buon teatro. Ma con “Bull”, lo spettatore resta stupefatto, infastidito, è assalito a un certo punto dalla voglia di reagire egli stesso a quanto accade in scena, poi c’è l’orrore per ciò che si è visto e per l’assuefazione con cui, alla fine, vi si assiste. Senza possibilità di riscatto
“Bull” si svolge in una sala riunioni – che il regista trasforma in un ring – e pone in scena tre colleghi in attesa che un “tagliatore di teste” comunichi loro il nome di colui che perderà il posto. Come trascorrono quei minuti d’ansia? Solidarizzano? Tutt’altro: due di loro giocano con sadismo incredibile al massacro dell’“anello debole”, che diviene oggetto di un orrido pestaggio psicologico. La sinuosa e ricercata Isoble, l’insidioso e sprezzante Tony annientano colpo su colpo Thomas, fin dall’inizio nervoso, timido, un po’ sgualcito. Una lotta senza regole, che passa dal linguaggio violento alla pressione emotiva, dall’umiliazione al discredito, dall’isolamento al sopruso e al gioco di potere. Dinamiche terribili eppure frequenti: troppo frequenti nei luoghi di lavoro e tragicamente vive in qualsiasi comunità. Dall’ufficio immaginato da Bartlett ad un’aula scolastica, un campo sportivo, un ritrovo giovanile, il passo è troppo breve.
“Bull” di Mike Bartlett , va in scena nella traduzione Jacopo Gassmann. Ne sono interpreti Linda Gennari, Pietro Micci, Andrea Narsi, Alessandro Quattro. La regia e lo spazio scenico sono di Fabio Cherstich. La consulenza alla drammaturgia è a cura di Vincenzo Latronico. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Franco Parenti.
I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e anche attraverso il sito www.ilrossetti.it.