Cividale del Friuli (Ud) – Ci troviamo alle porte di Cividale del Friuli, in un luogo che impone silenzio e contemplazione. Ammiriamo questa piccola valle racchiusa da boschi di castagni, querce e ciliegi selvatici. Il microclima è così esclusivo che da tempi lontani qui si producono ottimi vini di tradizione friulana.
Qui negli anni ’70 nasce l’azienda vinicola Flaibani; il suo cuore batte in una piccola casa fra le colline, dove tutta la famiglia assaggia, si confronta e immagina ciò che il vino diventerà, ed è proprio qui che Bruna ci conduce. Entriamo in casa e ci sentiamo avvolti da un piacevole calore bucolico, una piacevole sensazione di armonia che ben predispone alle chiacchiere!
Bruna è un fiume in piena di parole, racconta con energica dolcezza l’interminabile lavoro che l’aspetta ogni giorno. Comprendiamo come una piccola azienda familiare sia così complicata da portare avanti e lei come un uragano inarrestabile si occupa di ogni minima operazione, a partire dai vigneti, dove conta sull’aiuto del padre e del marito, sino alle varie attività di cantina e amministrative.
Da emiliana trapiantata in Friuli scopre all’età di 32 anni il piacere di gustare e studiare il vino. Nasce così una grande passione e una grande curiosità per conoscerlo in profondità e a proposito ci dice: “quando mi verso questo vino nel calice instauro con lui un contatto, lo faccio roteare e lo aspetto… ci gioco un po’, all’inizio si nasconde, non mi rivela subito il suo vero bouquet, ma con un po’ di pazienza, quasi a sentire il mio fluido, mi riconosce e si rivela quasi come fosse vivo anche lui”.
I profumi non si vedono ma Bruna li può toccare con la sensibilità del suo olfatto fine e tagliente come una lama affilata. I vari sentori sembrano individuati, poi sezionati e separati con precisione uno per uno. Ci tiene una vera lezione degustativa quando ci versa un Cabernet Franc 2013 con 10% di schioppettino, che sprigiona al naso un aroma di spezie, in particolare pepe nero con chiusura finale più delicata, ancora pepe rosa e sfumature improvvise di chinotto; queste ultime note si accentuano nel calice di Bruna: come spiegarci il magico effetto? Evidentemente il vino riconosce il suo contatto, si ritrova in un intenso rapporto con lei e concede qualcosa di diverso. Ce ne accorgiamo annusando dal suo calice dove i profumi cambiano, scorgiamo “qualcosa di più” e restiamo un po’ confusi…
Il grande amore per il vino ha sviluppato in lei una sensibilità superiore, che le permette di catturare quella sensazione “in più”. Un effetto paragonabile a quell’insieme di sensazioni ed emozioni che ci colpiscono nella persona amata e che non dipendono dalle sue caratteristiche oggettive. Ma questa è un’altra storia!
Col suo vino Bruna ha un dialogo molto intimo. Lui le rivela tutto ciò che ha dentro di sé. Il suo gesto di roteare delicatamente il bicchiere, come la terra fa con il proprio asse, richiama ad un antico rituale, un magico incontro tra sensibilità, natura ed emozione che qui in casa Flaibani abbiamo ritrovato. Insomma, se a volte “l’essenziale è invisibile agli occhi” il naso, in questo caso, ci vede benissimo!
Flaibani è un’azienda/famiglia che produce pochissime bottiglie, più tipologie di rossi che di bianchi e questo è un aspetto in controtendenza rispetto al Friuli. Abbiamo assaggiato un Friulano proveniente in parte da una vecchia varietà dal Peduncolo Rosso, molto raro. Seganliamo come bianco anche il Pinot Grigio che viene vinificato ramato, dal colore intenso e cristallino con una bella personalità all’assaggio.
Nei rossi Flaibani propone una gamma di etichette eccellenti apprezzate in particolare da una clientela straniera, gusti richiesti anche in Australia!
Ecco le varietà a bacca rossa: Schioppettino, Refosco dal Peduncolo Rosso, Cabernet Franc (Carmenére), Cabernet Sauvignon, Merlot.
Flaibani è un’azienda/famiglia che produce pochissime bottiglie, più tipologie di rossi che di bianchi e questo è un aspetto in controtendenza rispetto al Friuli. Abbiamo assaggiato un Friulano proveniente in parte da una vecchia varietà dal Peduncolo Rosso, molto raro. Seganliamo come bianco anche il Pinot Grigio che viene vinificato ramato, dal colore intenso e cristallino con una bella personalità all’assaggio.
