Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul privato in Sanità dopo i rilievi della Corte dei Conti
Trieste – Forti attriti tra maggioranza ed opposizione sui rilievi della Corte Corte dei Conti riguardo alla spesa sanitaria del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del Giudizio di parificazione del rendiconto generale della regione per l’esercizio 2022.
Al vaglio della Corte le risorse destinate alle prestazioni erogate da strutture private accreditate, stanziate dalla Regione Fvg per ricoveri, prestazioni specialistiche ambulatoriali, oltre che per ridurre le liste d’attesa e il fenomeno di pazienti che preferiscono curarsi in altre regioni.
I rilievi della Corte dei Conti
Il procuratore regionale della Corte dei Conti, Tiziana Spedicato, nella sua relazione ha ricordato come “l’aumento percentuale della spesa sanitaria nell’esercizio 2022 rispetto al 2019, ovvero nella fase pre pandemica, sia stato pari al 15,41% (+438,9 milioni)”.
In parallelo nel triennio 2019-2022 è cresciuta anche “la spesa per il privato accreditato”.
Sia nel 2019 che nel 2020 la Regione Fvg ha liquidato ad aziende private prestazioni per un ammontare inferiore al tetto di spesa fissato. Diversamente, per Spedicato, è andata nel 2021 quando a fronte di “un tetto di spesa di euro 109.781.000,00, le prestazioni erogate attraverso il privato accreditato complessivamente sono state pari a euro 123.154.360,86”.
Stessa tendenza anche nel 2022, dove “a fronte di un limite nazionale di spesa sempre di 109.781.000,00 euro e di un limite regionale di 109.451.560,00, il valore complessivo delle prestazioni acquisite attraverso il privato accreditato è stato pari a euro 128.097.594,91”.
Un invito all’attenzione è arrivato anche dal magistrato relatore Tamara Lollis, che ha evidenziato “la difficoltà del sistema sanitario nell’impiego dei fondi e finanziamenti regionali che non sono stati utilizzati nella loro totalità.
Questi aspetti – ha rimarcato – sono emersi anche in relazione ai rapporti con il privato accreditato che hanno presentato criticità sotto il profilo amministrativo e della programmazione del fabbisogno nonché della gestione delle risorse economiche il cui impiego è stato inferiore agli stanziamenti”.
Per il magistrato relatore Lollis, infine, “si ritiene auspicabile per il futuro il consolidamento/ rafforzamento di una governance sanitaria attenta alle peculiarità del territorio e in grado di garantire la necessaria stabilità al sistema per il quale, peraltro, ulteriori e nuove modifiche dell’assetto organizzativo potrebbero determinare criticità nella gestione operativa ordinaria”.
La replica del governatore Massimiliano Fedriga
“La Corte dei Conti dice che le prestazioni delle strutture private accreditate in Fvg sono troppo basse, è vero – è la replica del governatore Massimiliano Fedriga – . Non a caso noi come Regione Fvg abbiamo già aumentato le prestazioni nel privato accreditato” con “quasi 4300 prestazioni in più rispetto nel 2022 rispetto al 2021”.
“La stessa Corte deli Conti – aggiunge Fedriga – testimonia come il privato accreditato a sostegno del servizio pubblico sia indispensabile e noi vogliamo andare in quella direzione, potenziando anche il servizio pubblico. Nella legge di assestamento mettiamo altri 10 milioni di euro per l’abbattimento liste d’attesa, quindi prevediamo sia prestazioni aggiuntive nel servizio pubblico sia nel privato convenzionato”.
Fedriga lamenta la resistenza delle opposizioni riguardo alla possibilità di creare un sistema sanitario più efficiente, con una maggiore interazione tra pubblico e privato accreditato. “Purtroppo le opposizioni in Fv, ogni volta che abbiamo fatto operazioni di questo tipo, hanno urlato che volevamo privatizzare la Sanità – conclude Fedriga – . Una farsa, una menzogna, che oggi viene smentita anche dalla Corte dei Conti”.
La replica dell’opposizione
Il PD con il Consigliere e vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo replica: “Fedriga fa finta di non avere ascoltato e prova a dare una lettura parziale e deformata delle analisi della Corte dei Conti, ma la sua è fatica sprecata perché è chiarissimo che dai giudici contabili arriva un vero e proprio richiamo alla Giunta regionale sulla spesa sanitaria”.
“Dal rendiconto generale della Regione – continua Russo – si scopre che non è solo l’opposizione a segnalare gli “elementi problematici dal lato organizzativo e gestionale” della sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia e che è difficile nascondere un forte campanello d’allarme sullo stato della sanità. D’altra parte i cittadini e le cittadine del Fvg stanno già sperimentando sulla propria pelle i problemi di una cattiva gestione del sistema salute in regione”.
E ancora, prosegue l’esponente dem, “dai documenti della Corte risulta che è proprio l’inefficienza della Giunta regionale nel gestire le abbondanti risorse disponibili ad aver causato tanti ritardi e disagi ai cittadini, a partire dalle liste d’attesa. Fedriga ci accusa di denunciare in modo strumentale la progressiva privatizzazione della sanità regionale: reazione scomposta e imbarazzata di fronte a quanto sostiene a chiare lettere la Corte: ‘Il biennio 2021-2022 vede sensibile incremento della spesa per il ricorso al privato accreditato rispetto al biennio precedente: infatti, nel 2022 gli importi liquidati al privato accreditato sono risultati superiori per 21,9 milioni rispetto a quelli erogati nel 2019′”.
“La Corte dei Conti – si legge ancora nel comunicato – richiama alla ‘necessità di un’attenta e nitida visione programmatica’, ‘all’importanza del ruolo di regia e coordinamento regionale nel governo delle risorse’, ‘alla configurazione stessa dell’offerta pubblica’ e a una ‘programmazione che deve essere strettamente ancorata al contesto concreto del territorio e alle peculiari misure organizzative necessarie ad assicurare la qualità del servizio’. Queste parole sono la definitiva dichiarazione che purtroppo abbiamo ragione a dire che la sanità in Fvg non ha guida e che chi governa lo fa male”.
Infine, conclude Russo, “continuiamo ad aspettarci dalla giunta Fedriga quanto emerge ancora una volta dalla relazione della Corte: una ‘configurazione del rapporto pubblico-privato considerata all’interno di una visione strategica del servizio sanitario regionale, nel quale il ruolo privato può concorrere in un contesto in cui sia stata tuttavia assicurata piena ed efficiente valorizzazione di tutte le componenti del servizio pubblico'”.
Così, sempre in ambito PD, il consigliere Roberto Cosolini: “Ogni qualvolta vengono resi noti rapporti e relazioni che mettono a fuoco lo stato e l’efficienza della sanità regionale, Fedriga e la sua maggioranza di centrodestra sono sempre pronti a interpretare abilmente gli aspetti più positivi, “sorvolando” abilmente i rilievi critici”.
“I giudici contabili – continua il dem – rilevano come ci siano criticità nell’aspetto organizzativo e gestionale e del controllo dei risultati della spesa. Nelle sue dichiarazioni Fedriga ci accusa di essere strumentali quando evidenziamo il rischio della privatizzazione? Saremo lieti, allora, se la prossima settimana, in Aula, sosterrà i nostri emendamenti alla legge di assestamento tesi a valorizzare la sanità pubblica”.