Aveva ucciso la moglie a coltellate: condannato a 24 anni di reclusione
Udine – Si è svolto venerdì 3 marzo al tribunale di Udine il processo a Paolo Castellani, 45 anni, reo confesso dell’omicidio della moglie Rossella Molaro, di 40 anni, che aveva ucciso con 71 coltellate nella notte del 15 giugno 2022 a Codroipo.
Accogliendo la richiesta del pubblico ministero Claudia Finocchiaro, Castellani è stato condannato a 24 anni di reclusione.
Ulteriori verifiche sui messaggi telefonici ed anche la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa di Castellani sono state respinte.
Nel corso dell’udienza svoltasi giovedì 2 marzo aveva deposto la madre della vittima. Come riporta l’agenzia Ansa, la donna ha riferito che la figlia “mi diceva di non poterne più della sua gelosia e anche Paolo, che in casa avevamo accolto come un figlio e del quale ero diventata io stessa confidente, mi chiedeva di andare a controllarla: voleva che verificassi per lui che mia figlia fosse al lavoro o a casa. Era convinto che avesse due amanti: un’idea assurda, anche perché non avrebbe avuto neppure il tempo per farlo, con tutti gli impegni che aveva, tra il lavoro, in un’agenzia assicurativa, e la famiglia, per seguire le figlie con la scuola e nelle attività sportive”.
Paolo Castellani ha reso alcune dichiarazioni spontanee: “Mi dispiace tantissimo che persone a cui avevo dedicato parte della mia vita e che ritenevo amiche, come mia suocera, nutrano ancora dell’astio nei miei confronti. So che ciò che ho fatto è un gesto irreparabile. Quel giorno è morta Elisabetta e sono morto anch’io”.
“Mi spiace che il mio grido di aiuto a mantenere unita la famiglia, che avevo costruito negli anni, sia stato scambiato per ossessione”, ha concluso brevemente Castellani, che ha chiesto, e ottenuto, la parola dopo la testimonianza della suocera.