Assenteismo: la Regione licenzia sei dipendenti. Sono accusati di truffa e falso
Trieste – L’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, alla luce degli accertamenti dell’autorità inquirente, dando esecuzione alle inderogabili norme nazionali vigenti, ha disposto il licenziamento disciplinare dei sei dipendenti in servizio nelle sedi distaccate di Gorizia, indagati per avere omesso le timbrature di un significativo numero di uscite dalla sede di servizio.
Lo comunica la Direzione generale della Regione, precisando che la gravità dei fatti accertati ha portato all’adozione del massimo provvedimento disciplinare.
I sei dipendenti erano già stati sospesi dal servizio. Sono accusati di truffa ai danni della Regione Friuli Venezia Giulia e false attestazioni di presenza.
Secondo il decreto legislativo del 2001 sul pubblico impiego, poi modificato nel 2009 dalla riforma Brunetta, l’omessa timbratura va sanzionata con il licenziamento senza preavviso.
Rispetto alle indagini effettuate, la Direzione generale ringrazia le Forze dell’Ordine e la Procura di Gorizia per il lavoro svolto, che ha consentito di riscontrare le illegittimità sanzionate.
Nel contempo sottolinea che, nella fattispecie, quello accaduto a Gorizia è un fenomeno circoscritto, sia nell’ambito di recenti controlli che hanno riguardato un’ottantina di lavoratori che in un arco temporale molto più lungo.
Su un totale di circa tremila dipendenti, diventati ora quattromila con il trasferimento di personale delle ex Province, negli ultimi 10 anni ci sono stati provvedimenti di licenziamento solamente per altri sette dipendenti.
Nell’Amministrazione regionale operano persone di qualità e valore, che hanno un altissimo senso civico e rispetto dell’istituzione per la quale lavorano.
È proprio per tutelare chi lavora onestamente e per proteggere il diritto di tutti i cittadini ad avere una pubblica amministrazione efficiente ed efficace che è essenziale intervenire per sanzionare condotte illecite.