“Arte e Bora a Trieste”: l’incontro al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste nell’ambito della mostra di Toni Zanussi
Trieste – Nell’ambito della mostra “L’anima, la terra, il colore. Arte d’azione e d’inclusione” dedicata al pittore Toni Zanussi, sabato 8 gennaio alle ore 18 al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, avrà luogo l’incontro “Arte e Bora a Trieste”. Con la conduzione della curatrice Marianna Accerboni, interverranno l’ideatore e fondatore del museo della Bora di Trieste, Rino Lombardi, Dino Durigatto, presidente dell’Associazione InStella ODV di Tarcento, e l’artista. Nel corso dell’appuntamento, che sarà preceduto alle 17.30 da una visita guidata della curatrice, verrà presentato il catalogo della mostra, disponibile gratuitamente per i visitatori.
Toni Zanussi (Qualso, Udine, 1952) è un artista visionario, molto legato alla natura. Vive infatti e opera in una vecchia casa rustica di montagna in una frazione di pochi abitanti sul monte Stella, nell’alto Friuli. Qui crea i suoi dipinti, tutti realizzati a tecnica mista su MDF, e le sue magiche installazioni, testimoniati in mostra attraverso una novantina di pezzi. Sono opere surreali, fantastiche, oniriche e astrali, percorse da un sottile dinamismo che pare mosso dal vento. Da qui, l’intreccio con la Bora e con Trieste, la città del vento, che ospita la sua mostra fino al 20 febbraio.
Partendo da tale tema, l’artista verrà intervistato dalla curatrice e narrerà la sua vita avventurosa, che lo ha portato, autodidatta coraggioso e tenace, a girare il mondo. Nella conversazione verranno coinvolti Rino Lombardi, amico del pittore, che racconterà il Museo della Bora e il suo rapporto con l’arte di Zanussi, e Dino Durigatto, sodale e suo collaboratore da sempre.
Nel corso dell’incontro sarà affrontato anche il tema dell’inclusione sociale, promosso dall’artista, che caratterizza originalmente la mostra. La rassegna è infatti realizzata dal Comune di Trieste in collaborazione con l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni e l’Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna di Trieste e con il Garante locale dei diritti delle persone private della libertà personale. L’esposizione non racconta soltanto la creatività del maestro friulano negli ultimi trent’anni – “un’arte poetica, sottilmente onirica e intrisa di speranza” come sottolinea Marianna Accerboni – ma coinvolge anche sei persone del territorio (adulti e minorenni), alcune delle quali protagoniste di condotte illecite, che nel corso dell’esecuzione delle misure e sanzioni di comunità cui sono soggetti, offrono un contributo alla mostra in particolare nei processi di diffusione e comunicazione oltre che nell’accoglienza dei visitatori.
Toni Zanussi (Qualso, Udine, 1952), rimasto precocemente orfano dei genitori, s’imbarca giovanissimo su navi da crociera e la sua personalità artistica si va formando nel corso dei suoi viaggi. Definito dal grande critico e artista Gillo Dorfles “Pittore della cosmogonia e della contaminazione tra materia e realtà sociale, artista del recupero degli sprechi e poeta”, raccoglie da oltre quarant’anni sempre crescenti successi: le sue opere sono state raccontate da molti scrittori e intellettuali, da Duccio Trombadori e Tullio Avoledo a Toni Capuozzo e David Maria Turoldo, da Pino Roveredo a Marisa Vescovo de “La Stampa”, Elio Bartolini, Amedeo Giacomini e Gianfranco Ravasi. Ha esposto a livello internazionale, da Venezia a Parigi.
Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 81 (info 335 6750946).