Arriva in anteprima a Cinemazero “Il coraggio della libertà”: il documentario a firma dei filmmakers Pasian e Guazzoni
Pordenone – Settant’anni di battaglie per i diritti civili in 90 minuti ricchi di interviste, testimonianze, immagini d’archivio, contributi e riflessioni sull’evoluzione sociale e culturale in Italia dal secondo dopoguerra ai nostri giorni: dopo l’anteprima di Roma, in occasione dell’evento per i 70 anni dell’AIED promosso alla Biblioteca Capitolare del Senato, festeggia la sua prima proiezione pubblica il documentario “Il coraggio della libertà. Settant’anni di generazioni consapevoli”, prodotto da AIED, la storica Associazione Italiana per l’Educazione Demografica, scritto e diretto dai filmmakers Alessandro Pasian e Francesco Guazzoni.
Appuntamento, mercoledì 24 gennaio a Pordenone alle 20.45, sugli schermi di Cinemazero: l’occasione per ripercorrere la nascita, nel 1953 a Milano, della associazione fondata da un gruppo di giornalisti, scienziati e uomini di cultura, con l’obiettivo di abrogare l’articolo 553 del Codice Penale, retaggio della legislazione fascista che vietava l’uso e la propaganda dei mezzi contraccettivi, pena un anno di reclusione.
Il film propone una emozionante cavalcata attraverso sette decenni che hanno rivoluzionato l’approccio alle libertà personali e ai comportamenti sociali, culminando nella luminosa e irripetibile stagione delle conquiste civili del nostro Paese.
Nel documentario il racconto è affidato a testimoni diretti, come lo storico e saggista Gianfranco Porta, che ha firmato per Laterza il memoir Amore e libertà sulla storia dell’AIED, e il presidente nazionale dell’Associazione Mario Puiatti, che sottolinea: «parlare di sessualità è ancora una cosa non vietata, ma quasi. Nel senso che è una di quelle cose che si fa ma non si dice, e non si deve dire. Quando potremo parlare tranquillamente e serenamente di sessualità come di letteratura, di pittura, di musica o di gastronomia allo stesso modo, a quel punto saremo finalmente liberi».
Nel film parlano anche la sociologa Chiara Saraceno, indagando la trasformazione delle famiglie e del ruolo femminile in Italia, il fondatore e presidente dell’Arcigay Franco Grillini, la psicologa analista e psicoterapeuta Anna Sampaolo e la nota politica e attivista per i diritti civili Emma Bonino, storica militante radicale, che ricorda l’anno in cui si unì al CISA di Adele Faccio, il Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto: «Era l’estate 1974, ero reduce da un intervento di aborto clandestino e ho cominciato a frequentare l’AIED di Milano. Facevo accoglienza alle donne che arrivavano, di solito più che di un anticoncenzionale avevano bisogno di abortire, mi torturava l’idea che fosse una soluzione illegale. Agli inizi di settembre ho letto sul giornale un trafiletto del CISA aperto nella sede del Partito Radicale, mi sono presentata da questa signora e al CISA per la prima volta sentii parlare di nonviolenza: Adele Faccio mi spiegò che le nostre azioni erano un atto nonviolento di disubbidienza civile, a sostegno delle forze impegnate nell’iniziativa politica sull’aborto».
I registi Alessandro Pasian e Francesco Guazzoni, che firmano anche la fotografia e il montaggio del film, hanno selezionato i materiali d’archivio provenienti da Istituto Luce, Teche Rai, Fondazione Cineteca di Bologna e da produzioni come I misteri di Roma a cura di Cesare Zavattini (1963), L’amore in Italia di Luigi Comencini (1978) e Let’s kiss di Filippo Vendemmiati (2021).
“Il coraggio della libertà. Settant’anni di generazioni consapevoli” ripercorre la propaganda fascista della fecondità come valore, l’Italia del secondo dopoguerra, il boom degli anni Sessanta, le rivendicazioni giovanili e le battaglie femministe del ’68; le conquiste civili degli anni Settanta, la drammatica stagione dell’Aids negli anni Ottanta, per arrivare alle «nuove famiglie» del nostro tempo, focalizzando sulle nuove frontiere dei diritti civili, prima fra tutte la proposta di introduzione dell’informazione affettiva e sessuale nelle scuole italiane.