Arrestato stalker in “codice rosso” per minacce di morte nei confronti della ex compagna
Trieste – Un uomo di 32 anni, C.A. le sue iniziali, cittadino di origine dominicane, è stato arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Trieste per atti persecutori e minacce di morte nei confronti della sua ex compagna.
L’uomo, in evidente stato di ubriachezza, si era recato sul luogo di lavoro della donna il 15 febbraio, minacciandola di morte e offendendo lei e il suo attuale compagno. La donna, stanca dei continui atti persecutori e dei pregressi comportamenti aggressivi dell’ex fidanzato, ha sporto denuncia presso la Questura di Trieste.
Dalle indagini è emerso che C.A. non aveva accettato la fine della relazione sentimentale e, nel corso del tempo, aveva posto in essere una serie di condotte vessatorie che avevano provocato nella donna uno stato di disagio e di angoscia, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita.
Tra le prove raccolte dalla Polizia, messaggi, screenshot e file audio inviati dall’uomo alla donna, contenenti minacce, insulti e frasi a sfondo sessuale. In uno dei messaggi, C.A. addirittura dichiarava di comprendere gli autori di femminicidio.
Il tempestivo intervento del personale del Commissariato ha permesso agli agenti di raccogliere ulteriori elementi di prova a supporto della gravità indiziaria.
Da ulteriori file audio inviati da C.A. alla ex compagna, gli inquirenti hanno raccolto affermazioni allarmanti sulla reale e concreta possibilità di porre in atto ulteriori condotte aggressive ed intimidatorie nei confronti della donna.
In uno di questi messaggi l’uomo ribadiva che non aveva nulla da perdere, che doveva farsi rispettare e che sarebbe stato disposto a compromettere la propria vita pur di vedere la donna sotto terra.
Su tali aspetti e di concerto con l’Autorità Giudiziaria, gli agenti del Commissariato San Sabba, in applicazione della recente legge del 2023 che ha novellato la delicata materia del “Codice Rosso” e introdotto l’arresto differito in flagranza entro 48 ore dal fatto, ha avviato un’immediata e approfondita ricerca del soggetto sul territorio.
Dopo una serie di accertamenti, appostamenti in zone frequentate da C.A. e ricerca della targa della sua auto, gli agenti di Polizia del Commissariato San Sabba il 16 febbraio lo hanno rintracciato ed arrestato, adottando così una misura in grado di tutelare l’incolumità della donna ed evitare la reiterazione di comportamenti violenti ed aggressivi.
C.A. si trova ora nella locale Casa circondariale a disposizione del pubblico ministero titolare delle indagini.