Arrestato per rapina a Trieste: la vittima aggredita con coltello e storditore elettrico
Trieste – Nel pomeriggio del 23 agosto, la Polizia di Stato di Trieste ha arrestato un giovane di 29 anni, di cittadinanza marocchina, senza fissa dimora, con l’accusa di rapina in concorso, resistenza a Pubblico Ufficiale e soggiorno illegale in Italia. Contestualmente, un secondo uomo, anche lui di nazionalità marocchina e nato nel 1990, è stato indagato in stato di libertà per il reato di rapina in concorso.
L’intervento è scaturito da una segnalazione di rissa in Via dei Leo, dove la Squadra Volante, giunta rapidamente sul posto, ha incontrato la vittima, un altro cittadino marocchino. Quest’ultimo ha riferito di essere stato aggredito da tre individui armati di coltello e storditore elettrico mentre si trovava seduto ai tavolini esterni di un bar con il figlio minorenne.
Secondo il racconto della vittima, uno dei rapinatori si è avvicinato con la scusa di chiedere una sigaretta, per poi strappargli dal collo una collanina d’oro. Un secondo aggressore lo ha morso alla mano, sottraendogli lo smartphone, mentre il terzo individuo gli ha puntato uno storditore elettrico al petto, provocandogli una bruciatura. La vittima è stata anche colpita alla nuca con il manico di un coltello a serramanico mentre tentava di sottrarsi alla rapina.
Gli assalitori sono riusciti a rubargli uno smartphone, un portafoglio contenente una carta Postamat e circa 100 euro in contanti, un orologio, un paio di scarpe, occhiali da sole e persino le ciabatte che la vittima indossava.
Durante gli accertamenti, gli agenti hanno notato un individuo corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima che si stava allontanando frettolosamente. Dopo essere stato fermato, l’uomo è stato perquisito e trovato in possesso di una dose di cocaina, che è stata sequestrata. Nonostante non siano state trovate tracce dirette legate alla rapina, il giovane ha mostrato atteggiamenti ostili nei confronti degli agenti, minacciandoli. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste.
Parallelamente, il secondo sospettato è stato rintracciato nei pressi di Piazza San Giacomo dal personale della Polizia che ha continuato le ricerche. Non essendo stato trovato in possesso di alcuna prova legata alla rapina, l’uomo è stato indagato in stato di libertà e affidato all’Ufficio Immigrazione in quanto già destinatario di un provvedimento di espulsione.