Annunciati i quattro vincitori del Premio Hemingway 2021, premiazione il 26 giugno a Lignano
Lignano Sabbiadoro (Ud) – Ecco i vincitori del Premio Hemingway 2021: la scrittrice Dacia Maraini per la Letteratura, l’artista Franco Fontana per la Fotografia, lo scienziato Stefano Mancuso per l’Avventura del pensiero e il regista Carlo Verdone nella sezione Testimone del nostro tempo. I premiati sono stati annunciati oggi, mercoledì 26 maggio, dal Sindaco di Lignano Luca Fanotto con l’Assessore alla Cultura del Comune di Lignano Ada Iuri.
Erano presenti gli Assessori regionali alla Cultura Tiziana Gibelli e alle Attività Produttive Sergio Emidio Bini, il Presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti, insieme ai giurati del Premio Hemingway Alberto Garlini, Presidente, e Gian Mario Villalta, Direttore artistico di pordenonelegge.
Integrano la Giuria del Premio Hemingway lo storico della fotografia Italo Zannier, il sindaco del Comune di Lignano Sabbiadoro Luca Fanotto e il presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.
Il premio torna in presenza: venerdì 25 e sabato 26 giugno gli incontri con gli autori al Cinemacity, sabato 26 giugno la premiazione all’arena Alpe Adria di Lignano.
Il valore aggiunto dell’edizione 2021 sarà inoltre lo streaming live degli incontri e della premiazione per spettatori di qualsiasi latitudine e quindi per una platea molto più vasta di quella raggiungibile solo in presenza.
Momento culminante del Premio sarà la cerimonia di Premiazione, programmata all’Arena Alpe Adria di Lignano sabato 26 Giugno, alle 20, alla presenza della Giuria e dei vincitori Franco Fontana, Stefano Mancuso, Dacia Maraini, Carlo Verdone.
Le prenotazioni saranno aperte online sul sito www.premiohemingway.it da lunedì 7 giugno alle 9:00.
Le giornate di venerdì 25 e sabato 26 giugno saranno l’occasione per conoscere meglio i vincitori del Premio Hemingway grazie a suggestive conversazioni al Cinemacity in presa diretta per il pubblico, secondo le norme previste per la fruizione degli eventi in presenza.
Anche in questo caso sarà possibile prenotarsi dal 7 giugno alle ore 9:00 sempre dal sito del Premio e fino a esaurimento dei posti disponibili.
Profili dei vincitori e motivazioni
Attraverso i suoi vincitori la 37ª edizione del Premio dedicato ad Ernest Hemingway celebra, ancora una volta, la straordinaria capacità del grande autore americano di guardare nel profondo dell’animo umano: quattro categorie come un poliedrico sguardo dedicato ad Ernest Hemingway e al suo passaggio nella Lignano dell’aprile ’54, che accoglieva il grande scrittore, pochi mesi dopo insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Il Premio Hemingway per la letteratura va a una delle voci più profonde, autorevoli e amate della letteratura italiana, la scrittrice Dacia Maraini, “per aver scritto, con grandissima sensibilità, romanzi capaci di avvolgere i fili di storie affascinanti e tempestose, con una immaginazione che spesso si fa più viva della realtà, e diventa estensione armonica delle voci di donne inquiete e coraggiose. I grandi personaggi dei suoi romanzi – Marianna, Colomba, Isolina -, ci arrivano nel cuore come corpi amati o vilipesi, beatificati o temuti dal mondo maschile, che cercano la felicità dentro le atmosfere e i costumi di una società spesso avversa. Personaggi che con il loro amore possono illuminare le nostre vite, nella concreta ricerca di una emancipazione dello sguardo, per un incontro con l’altro che possa finalmente cambiare le regole del gioco”.
Il pubblico del Premio Hemingway potrà incontrare Dacia Maraini venerdì 25 giugno, alle 21 al CinemaCity, nel corso di un dialogo dedicato ad “Amata scrittura” con il Direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta.
Va a Franco Fontana, fotografo emergente nella storia della fotografia contemporanea, emblematico autore di spettacolari astrazioni cromatiche, il Premio Hemingway 2021 per la fotografia: Fontana ha assemblato, nel fotolibro “America”, edito da Contrejour di Parigi, una sequenza di immagini sul “paesaggio sociologico” americano, da lui esplorato in decenni di frequenza e di viaggi nel territorio. Il volume “si offre come suggestivo e autorevole, accorato romanzo visivo sul territorio americano ed è culturalmente memore di una specifica iconografia che si è avventurata, dal Novecento a oggi, anche nell’opera di pittori come Hopper, Shahn, Warhol, e di poeti e romanzieri come Agee e Kerouac, che qui iconicamente riemergono nelle sintetiche, metaforiche fotografie dal profilo metafisico, di Franco Fontana”.
L’artista incontrerà il Premio Hemingway venerdì 25 giugno, alle 18 al Cinemacity, nell’ambito di una conversazione introdotta dallo storico dell’arte e accademico Italo Zannier. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con gli “Incontri con l’autore e con il vino” 2021 di Lignano Sabbiadoro.
Il Premio Hemingway Avventura del pensiero va allo scienziato Stefano Mancuso “per averci permesso di cogliere, per mezzo di innumerevoli evidenze, come le piante siano organismi viventi niente affatto inferiori, ma anzi sofisticati e dotati di intelligenza, apprendimento e memoria, che, pur essendo costruite su un modello totalmente diverso dal nostro, potrebbero ispirarci per trovare soluzioni a diversi problemi tecnologici. Grazie alla sua straordinaria avventura scientifica, ci ha insegnato che le piante sono reti viventi che parlano anche alla nostra intelligenza, se siamo capaci di guardare a un regno diverso da quello animale senza pregiudizi, ma con desiderio di conoscenza; e che senza le piante è impossibile immaginare il futuro dell’umanità”.
Stefano Mancuso sarà protagonista di una conversazione pubblica con il pubblico del Premio Hemingway dedicata a Plant revolution” sabato 26 giugno alle 11.30 al Cinemacity, in dialogo con la giornalista Simona Regina.
Il Premio Hemingway Testimone del nostro tempo va al regista Carlo Verdone “per aver saputo raccontarci, strappandoci travolgenti risate, i cambiamenti, i tic, le contraddizioni, ma anche i sentimenti e i sogni – non importa se a volte di cartapesta – dell’Italia contemporanea. Artista sensibilissimo, Verdone non ha mai perso il gusto per l’osservazione della realtà, rendendola, grazie a una straordinaria abilità mimetica, con uno sguardo partecipe ma senza sconti, a tratti melanconico e intimo, che parte dalla sua città, Roma, per aprirsi una riflessione cinematografica e letteraria di grande valore, che parla direttamente al cuore del pubblico e che nello stesso tempo permette di riflettere sullo stato della commedia umana, colta spesso nell’esatto momento in cui accade. Si può ridere contro, si può ridere alle spalle, Verdone riesce invece nel miracolo di farci ridere insieme, affratellati, dentro una luce divertita e sorniona che riscatta le nostre fragilità”.
L’incontro pubblico con Carlo Verdone al Premio Hemingway è programmato per sabato 26 giugno alle 17 al Cinemacity: intorno al tema del suo libro, “La carezza della memoria”, edito Bompiani, il regista sarà intervistato dal Presidente di Giuria del Premio, Alberto Garlini.