Andava a 180 km orari ed era ubriaco: arrestato con l’accusa di omicidio stradale l’uomo che aveva tamponato due ragazze uccidendole

Pordenone – È stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale l’uomo che aveva tamponato un’auto sull’autostrada A28 all’altezza di Azzano Decimo, provocando la morte di due ragazze di 20 e 26 anni. La perizia ha accertato che con il SUV di cui era alla guida procedeva a 180 chilometri orari.

Così si legge, nella relazione del perito della Procura della Repubblica di Pordenone: ”La causa tecnica determinante e unica del sinistro è il tamponamento da parte del veicolo dell’indagato, mentre procedeva a una velocità di circa 180 chilometri all’ora, ai danni dell’utilitaria delle vittime, che lo precedeva nella prima corsia di marcia, mantenendo una velocità di circa 90 chilometri all’ora”.

“Gli agenti intervenuti – si legge ancora nella perizia – hanno sottoposto il conducente dell’auto che ha tamponato ad accertamenti riscontrando uno stato di alterazione psicofisica in seguito all’assunzione di sostanze alcoliche. Uno stato di alterazione che potrebbe aver contribuito al mancato-tardato apprezzamento da parte del conducente del differenziale di velocità esistente con l’auto che lo precedeva”.

Nel tamponamento rimasero gravemente ferite anche le due figlie piccolissime di una delle vittime.

Il conducente del SUV, un imprenditore di origine bulgara di 61 anni, dopo l’incidente era fuggito a piedi ed era stato rintracciato alcune ore dopo nella propria abitazione. È stato arrestato e posto ai domiciliari con braccialetto elettronico.

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