All’impresa Rizzani de Eccher l’appalto dei lavori per il rinnovamento dell’Ospedale Cattinara
Trieste – La società Rizzani de Eccher effettuerà i grandi lavori all’Ospedale di Cattinara di Trieste. Lo ha annunciato il direttore generale della Asugi – Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina -, Antonio Poggiana nel corso di una conferenza stampa.
La società è subentrata dopo circa un anno nell’appalto dei lavori alla Clea, che aveva vinto inizialmente l’appalto. La de Eccher era giunta al secondo posto.
Nel dettaglio, ripercorrendo l’iter degli eventi a seguito della risoluzione contrattuale con la Clea del maggio 2019 e dello scorrimento della graduatoria di gara, il soggetto subentrante (Rizzani de Eccher) ha visto superate alcune criticità avanzate in ordine a problematiche di carattere amministrativo e giuridico grazie a un parere dell’Autorità nazionale anticorruzione che, sollecitata da Asugi, con propria delibera il 1° aprile ha fornito le direttive finalizzate al superamento dei quesiti posti.
A questo punto è dell’11 giugno da parte della Rizzani de Eccher la completa consegna della documentazione amministrativa a seguito della quale è stato possibile procedere con l’aggiudicazione del contratto. Rispetto alle condizioni che vedevano impegnata la Clea, tempi e costi dei lavori rimangono invariati.
“Oggi – ha annunciato Poggiana – con mio decreto aggiudicherò l’appalto alla de Eccher”. La firma del contratto è prevista entro agosto di quest’anno, mentre il cantiere potrebbe ripartire entro gennaio 2021 in considerazione del fatto che va completato il progetto esecutivo e sono da acquisire i pareri degli enti terzi, tra cui quelli della Commissione sismica e dei Vigili del fuoco. Il termine dei lavori è previsto entro il 2027. Nel gennaio 2028 dovrebbe riaprire il nuovo Burlo. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 108.993.244,23 euro.
“Con l’aggiudicazione dell’appalto si sigla la ripartenza dei lavori di un’opera fondamentale per la sanità regionale. La vicenda dimostra ancora una volta quanta necessità ci sia dell’avvio di un processo di semplificazione nel nostro Paese, che rischia di morire di burocrazia”.
Questo il commento del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
Il governatore ha rimarcato come, pur essendo stati tempi “eccezionali” per la burocrazia italiana, “è comunque passato un anno” dalla risoluzione del contratto con l’azienda che si era aggiudicata originariamente l’appalto.
E proprio in tema di semplificazione Fedriga ha voluto citare a modello quanto fatto dalla Regione con i lavori seguenti alla Tempesta Vaia e il relativo sblocco in cinque mesi di opere per un valore complesso di 150 milioni di euro.
Lo stesso Fedriga, ringraziando i vertici amministrativi e tecnici dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) per il lavoro svolto, ha evidenziato di aver fatto presente al Governo l’urgenza di un provvedimento che semplifichi i procedimenti, in particolar modo nel campo dei lavori pubblici.
Da parte sua il vicegovernatore con delega alla salute Riccardo Riccardi ha evidenziato come la soluzione adottata consenta di separare il piano “inevitabile” del contenzioso e quello della prosecuzione dei lavori. “Il rischio – ha osservato – era che si dovesse ricominciare tutto da capo, con un prolungamento dei tempi inaccettabile”.
Il vicegovernatore ha altresì elogiato i vertici di Asugi per l’assunzione di responsabilità messa in atto in questa delicata fase del procedimento per il quale gli uffici hanno lavorato in piena emergenza Covid.