Allarme Confagricoltura: dissesto idrogeologico in crescita. Aree agricole a rischio

FVG – Il dissesto idrogeologico nel nostro Paese ed in Friuli Venezia Giulia è in continua crescita. È quanto emerge dal report di settore curato dal Centro Studi di Confagricoltura, pubblicato qualche giorno fa, che confronta i dati degli ultimi due anni.

I Comuni italiani a rischio frane e alluvioni sono passati dall’88% al 91%, mentre la superficie territoriale a rischio frane e alluvioni è cresciuta del 2,9%.

Le frane registrate in Italia rappresentano circa i due terzi delle frane registrate in Europa. Le frane e le alluvioni, oltre a costituire un grave rischio per l’incolumità dei cittadini italiani (1.850 morti, 2000 feriti, 318 mila senzatetto negli ultimi cinquant’anni), appesantiscono la finanza pubblica di un notevole onere per la riparazione dei danni (3 miliardi solo per le alluvioni dell’autunno 2018), che costa da tre a quattro volte più della prevenzione.

Il Friuli Venezia Giulia è il territorio regionale con il rischio frane più basso dopo il Veneto (2,7% pari a 210 kmq di superficie circa), mentre il 19,6% del territorio del FVG è a rischio idraulico (pari a 1.539 kmq di superficie). Negli ultimi due anni il rischio frane da noi è cresciuto dell’1,3%.

Per effetto dei mutamenti climatici – avverte Confagricoltura – dell’abbandono di molti terreni agricoli e della maggiore impermeabilizzazione del suolo (urbanizzazione), gli effetti distruttivi del dissesto idrogeologico del territorio (frane, alluvioni) si aggravano, in un contesto generale già critico per l’insufficienza degli interventi di prevenzione.

Negli ultimi 18 anni (2000-2018), in Italia, le alluvioni catastrofiche sono state, in media, due l’anno; nel periodo precedente (1900-1999) erano state sempre inferiori a una per anno. In particolare, fra il 2000 e il 2009, la frequenza annua delle alluvioni catastrofiche è stata di 1,4, mentre fra il 2010 e il 2018 è salita a 2,6.

Così Claudio Cressati, presidente di Confagricoltura Fvg: “Secondo una stima del Ministero dell’Ambiente, le zone agricole sono, dopo strade e ferrovie, quelle maggiormente colpite dai danni da frane provocati dall’intensità delle precipitazioni meteoriche. Di conseguenza, tra le vittime ci sono stati molti agricoltori, sorpresi dai temporali e dai fenomeni alluvionali mentre cercavano di mettere in sicurezza gli animali e i beni strumentali delle proprie aziende”.

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