Al via a Trieste il Forum mondiale dei giovani tema il “Diritto al dialogo”
Trieste – Il dialogo è una condizione indispensabile per la collaborazione tra gli uomini, principio fondamentale per la continuità della vita. Serve a capire più che ad affermare, a costruire il nuovo più che a salvaguardare l’esistente.
Per la sua decima edizione parte da questi presupposti e s’interroga sulla sua stessa natura il Forum Mondiale dei Giovani “Diritto di dialogo”, che anche quest’anno riunirà a Trieste, nel Dipartimento di Studi Giuridici, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione (via Filzi, 14) dal 29 settembre al primo ottobre, una cinquantina di giovani studiosi dai 18 ai 35 anni, provenienti da ogni angolo del globo.
Realizzato dall’Associazione Poesia e Solidarietà, con la consulenza scientifica del Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile e con il patrocinio della Commissione Nazionale UNESCO e dell’Università di Trieste, il Forum si rivolge ai giovani come interlocutori privilegiati per la costruzione di modelli culturali solidali e aperti. Il suo corposo programma è stato presentato oggi in conferenza stampa da Gabriella Valera, ideatrice e direttore scientifico della manifestazione.
E’ stata inoltre già annunciata una novità che riguarderà la prossima edizione del Forum Mondiale dei Giovani, quella del 2018. L’Associazione ha deciso di istituire un riconoscimento internazionale intitolato “Trieste-Diritto di Dialogo”.
Il riconoscimento, ha spiegato Gabriella Valera, verrà attribuito ad una personalità di alto profilo scientifico e culturale che abbia particolarmente promosso la cultura del dialogo. Ad assegnarlo sarà un comitato scientifico nel quale si auspica di coinvolgere importanti enti del Sistema Trieste.
“Un diritto fondamentale al dialogo, su cui si concentra anche tematicamente questa decima edizione – dice la prof. Valera – va molto oltre la libertà di parola o il semplice scambiarsi idee e opinioni. La condizione dialogica come condizione fondamentale ha alle spalle una filosofia che critica la distanza tuttora sostenuta fra fatti e valori e rimette in circolo un forte rapporto fra cultura e scienza, che è necessario intensificare in vista di Trieste Capitale europea della Scienza 2020”.
Al centro delle riflessioni che verranno presentate quest’anno dai partecipanti al Forum, selezionati attraverso un call for paper cui hanno risposto in circa 200 giovani studiosi, ci sarà il tema del dialogo, declinato secondo molteplici prospettive e angolazioni. Saranno 29 i Paesi rappresentati, dall’Europa Orientale – Kosovo, Albania, Croazia, Ucraina, Romania, Russia, Bielorussia – all’Africa – Algeria, Tunisia, Nigeria, Ghana -, dall’Asia – India, Pakistan, Bangladesh, Vietnam, Filippine, Malaysia -, alle Americhe – Canada, Stati Uniti, Nicaragua, Ecuador -, dal Medio Oriente – Iran e Iraq – all’Australia; e inoltre da Belgio, Italia, Francia, Regno Unito, Germania.
Nell’Auditorium e nelle aule del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione di via Filzi si succederanno fin dal mattino, suddivise per sessioni, 50 voci, che esploreranno questioni come il dialogo e i network relazionali, le condizioni per il dialogo tra diverse culture, i nuovi linguaggi e la comunicazione della complessità, il rapporto dialogico tra scienza e cultura, il ruolo della stampa nell’epoca della post-verità. Il Forum è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare al dibattito. Tutti gli interventi saranno proposti in lingua inglese o italiana, con traduzione simultanea (o consecutiva) rispettivamente in italiano e in inglese.
Ai contributi dei giovani studiosi si affiancherà quest’anno, venerdì 29 settembre alle 16, dopo il tradizionale saluto delle autorità ai giovani presenti, una lectio magistralis affidata al fisico teorico Ignazio Licata, che lavora presso numerosi enti scientifici in Italia e all’estero (ISEM -Istituto per la metodologia scientifica; School of Advanced International Studies on Theoretical and Nonlinear Methodologies of Physics, Bari). Autore di importanti scoperte recenti nel campo della Materia Oscura, di cui ha dato notizia anche la Reale Accademia delle Scienze di Svezia, è anche un esperto di Sistemi Complessi. Il mondo, sostiene Licata, è da costruire, e ogni “scientificità” che smorza lo slancio creativo è spesso ideologica e dubbia.
Introdotto da Enrico Maria Balli (CEO di SISSA Medialab), al Forum discuterà di un argomento che incide direttamente sulla nostra vita, le relazioni che intercorrono tra fisica ed economia: “Contro la scienza triste. Un fisico tra gli economisti”. Spiega lo studioso: “Con questa mia lezione vorrei offrire qualche spunto di riflessione sulla nozione di complessità in fisica e in economia. Non parlerò di “cose complicate”, ma piuttosto di come il nostro modo di guardare il mondo ha influenzato il nostro agire. E naturalmente il contrario”. Ignazio Licata sarà anche al Caffè degli Specchi per un’anteprima, giovedì 28 alle 18, in cui parlerà delle sue “Piccole variazioni sulla scienza” (Dedalo editore, 2016), dialogandone con la giornalista Lucia Burello.
Appuntamento di rilievo anche sabato 30 settembre alle 15.30, sempre nell’Auditorium di via Filzi, con la presentazione della ricerca “La condizione dialogica nel cyberspazio: il dilemma della Governance attraverso Internet”, a cura di Olesya Dovgalyuk (Russia/Belgio) e Riccardo Vecellio Segate (Italia/Regno Unito). La ricerca esamina come i sistemi giudiziari e le tradizioni legali dei diversi Paesi si pongono nei confronti del cyber-terrorismo, e come queste differenze incidano nella cooperazione politica macroregionale e internazionale.
L’Ordine nazionale dei giornalisti ha riconosciuto l’attualità dei temi trattati dal Forum: due panel in programma permetteranno ai giornalisti presenti di conseguire crediti formativi.
La manifestazione si concluderà domenica 1 ottobre alle 16.30 alla Casa della Musica, con un pomeriggio dedicato a poesie, danze, immagini e canti proposti dai ragazzi del Forum: l’ormai consueto appuntamento con “Il dono delle culture”, il momento più socializzante del Forum, dove l’alterità diventa gioia e dono. L’appuntamento sarà arricchito quest’anno dall’esposizione di due opere dell’artista Cinzia Platania, “Verità ricorsive” e “Iconostasi della verità”, che riflettono sul principio d’indeterminazione, sulla teoria della complessità e sul rapporto tra osservatore e osservato. L’artista è anche autrice dell’opera riportata nella copertina del booklet e nella locandina della manifestazione.
Il Forum “Diritto di Dialogo” fa parte di un ampio progetto per la cultura giovanile che ha ottenuto riconoscimenti importanti a livello nazionale e internazionale. E’ realizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Assessorato alla Cultura, della Banca Popolare di Cividale, della Duemilauno Agenzia Sociale, delle Fondazioni Casali, gode della media partnership de Il Piccolo, ed è diversamente sostenuto con collaborazioni e partnership da molti altri enti a livello nazionale e internazionale. In particolare l’Università di Trieste e il Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile lo affiancano come cuore del grande progetto di promozione della cultura giovanile che ha in Trieste e nella Regione Friuli Venezia Giulia il suo epicentro.
Per maggiori informazioni sul programma e per seguire i lavori del Forum: www.castellodiduinopoesia.org o pagina FB del WorldYouthForumTrieste.