Al via “Questa Volta Metti in scena …l’Essere”: rassegna espositiva promossa dall’Associazione culturale Opera Viva
FVG – Quattro mostre d’autore, tra Trieste, Monfalcone, Grado e Gorizia, che nei titoli prendono a prestito la terminologia cinematografica, quella capace in una parola di identificare la sinossi espositiva, per mettere in scena diverse inquadrature sull’uomo, ciò che è, ciò che l’uomo rappresenta, ciò che vede e lo include.
Si presenta così “Questa Volta Metti in scena …l’Essere”, la rassegna espositiva promossa dall’Associazione culturale Opera Viva, che intreccia scienza, arte e sociale e che, quest’anno, alla soglia del ventennale, è dedicata a un tema di interesse globale: l’individuo e la sua identità.
“Cultura è parole importante” – ha sottolineato l’Assessore Luca Fasan nel suo intervento introduttivo – “che questa Amministrazione ha voluto mettere in rete, non solo nella ricca offerta di proposte d’arte contemporanea, ma anche nella promozione del teatro e del settore commerciale, con il Distretto del commercio e il suo progetto per lo sviluppo della cultura digitale. L’evento che ospiteremo al MuCA, con 75 opere dedicate al ritratto nelle sue forme più attuali, sarà un’ulteriore conferma della nostra azione sistemica”.
“La rassegna si apre giovedì 21 settembre, alle ore 11.00 al Civico Museo Sartorio di Trieste (in Largo Papa Giovanni XXIII, 1)” – ha spiegato il Direttore artistico Lorena Matic, motivando la scelta di presentare tutti gli eventi a Monfalcone proprio per il ruolo baricentrico della città nella diffusione della cultura”– con la mostra dal titolo “Primissimo Piano”, progettata in collaborazione con la SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati-Area Neuroscienze e in co-organizzazione con il Comune di Trieste – visitabile fino al 30 ottobre, da giovedì a domenica con orario 10.00-17.00.
Un “primissimo piano” metaforico, quello sull’essenza biologica della natura umana, il cervello, che genera la percezione, che una volta organizzata, diviene pensiero e azione. In esposizione delle fotografie che provengono direttamente dai laboratori di ricerca degli scienziati e che raccontano la sfida e la bellezza di questi studi, che dalla genetica si spingono fino alle intersezioni tra naturale e artificiale. In occasione dell’inaugurazione della mostra, è prevista una conferenza con la prof.ssa Domenica Bueti della Sissa.
“Mezzo Busto” è il titolo della mostra d’arte contemporanea che si inaugura venerdì 29 settembre, alle ore 11.00 al MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone – in via del Marcato 3, a Panzano, visitabile da venerdì a lunedì con orario 10.00-18.00 fino al 30 ottobre – , organizzata in co-organizzazione con il Comune di Monfalcone e dedicata al ritratto, uno dei soggetti principe nell’arte, forma espressiva che coglie l’essenza migliore dell’effigiato e lo svela.
Oltre 70 opere per i 5 artisti invitati, con tecniche dalle più tradizionali ai nuovi linguaggi: Valter Adam Casotto (vincitore nel 2016 del David di Donatello come migliore makeup artist, truccatore prostetico cinematografico per “Lo Hobbit”, “Harry Potter”, “X-Men, approdato alla scultura iperrealista) propone opere scultoree con la tecnica prostetica, usata in cinematografia, fotografiche e video dove l’esplorazione del tempo sembra non avere confini; Walter Criscuoli propone un lavoro fotografico inedito in cui centinaia, se non migliaia, di cerchi, onde ed altre forme stratificate, danno forma ad ogni singolo ritratto dedicato ai grandi filosofi; Giordano Floreancig con le sue grandi pitture ironiche dai colori sgargianti e un’inedita installazione in ardesia, che per la prima volta verrà esposta, ci riporta sui banchi di scuola, in cui il profumo del vecchio sussidiario porta in luce quelli che sono stati i mentori dell’artista; Sofia Omnis giovane artista emergente, espone collage retroilluminati che traducono il mondo interiore in visionarietà; Fabio Rinaldi presenta scatti fotografici con banco ottico rielaborati digitalmente che trasformano l’uomo in animale e viceversa. La mostra, infine, abbatte le barriere della disabilità con informazioni sonore, che danno la possibilità anche al pubblico non vedente di fruire appieno della mostra.
Si prosegue a Grado, all’Ex Cinema Cristallo, dal 3 al 30 ottobre con “Campo lungo”, una mostra fotografica, sempre visibile, perché allestita nelle spaziose vetrine che si affacciano sulla zona pedonale del viale alberato. Un progetto culturale che dialoga con la mostra successiva, in programma a Gorizia dal 3 novembre al Kulturni dom Gorica, inaugurazione venerdì 3 novembre alle ore 18.00, – visitabile fino al 18 novembre da lunedì a venerdì con orario 9.00-13.00 15.00-18.00 – dal titolo “Soggettiva” nella quale l’ambiente e il paesaggio dominano e avvolgono i personaggi proposti nell’esposizione gradese e si intrecciano con il punto di vista del protagonista della mostra goriziana, con ciò che egli vede tra intimità del quotidiano e della bottega.
Fotografie che raccontano l’identità dei luoghi e delle persone che vi abitano, tra passato e presente, attingendo dagli Archivi Fotografici del CRAF di Spilimbergo con i Fondi Tullio Stravisi, Carlo Bevilacqua e Carlo Innocenti e dalla Fototeca del Centro Isontino di Ricerca e Documentazione Storica e Sociale L. Gasparini, messe in relazione con gli autori contemporanei dell’Associazione fotografica Obbiettivo Immagine: Mario Pierro, Ermes Cabas, Massimo Gargaloni, Sabina Bisiani, Cinzia Bressan, Lucio Nanut, Lucia Pontini e Michele Sersale,
Sempre nella sede di Gorizia, fino al 18 novembre, vengono proposte anche le suggestioni fotografiche di Stefano Tubaro, che osserva gli spazi architettonici e i suoi interni, attraverso atmosfere di luce.
Ricca anche la parte didattica, con stage di scultura al buio, con lo scultore non vedente Luca Angelina, formatosi a Firenze e Carrara e sul bassorilievo prospettico a Bologna, per imparare a vedere solo con l’uso delle mani e produrre elaborati in creta; un concorso artistico sui temi del progetto, che vedrà l’esposizione delle opere dei giovani autori concludere l’intero programma dal 15 febbraio al 9 marzo al Palazzo Gravisi Buttorai di Capodistria.
Completa il corposo catalogo in versione multilingue con testi e immagini dell’intero progetto.
Il progetto è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il contributo e la collaborazione del Comune di Monfalcone, del Comune di Grado, della SISSA, della Fondazione K.F. Casali, dell’Unione Italiana e della CAN di Pirano e con la collaborazione del Comune di Trieste, del CRAF, del Kulturni dom Gorica, dell’Associazione Obbiettivo Immagine e del Centro Isontino di Ricerca Documentazione Storica e Sociale L. Gasparini.