Ai giovanissimi consumatori piace ancora il centro commerciale: un’analisi di Confcommercio
Udine – La maggior parte dei ragazzi della provincia di Udine acquista nei centri commerciali (60%). A seguire i negozi tradizionali (24%) e il canale online (16%), comprese le televendite.
Il dato, per quanto molto variabile a seconda dei prodotti acquistati, emerge da un’indagine sulle esperienze di acquisto dei giovanissimi, ideata e promossa dal gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Udine.
Le domande sono state elaborate del presidente del gruppo Giovani di Confcommercio Fabio Passon.
“L’iniziativa – ha detto il presidente di Confcommercio Udine e Cciaa Pn-Ud Giovanni Da Pozzo – è utile per comprendere meccanismi complessi. Di fronte per esempio a un fenomeno come quello dell’e-commerce, va rilevata la disparità di regole con cui operano da un lato il commercio tradizionale, dall’altro il maggiore distributore mondiale online, che gode di particolari e inaccettabili facilitazioni”.
Il campione
Il campione intervistato è di 740 persone, per il 68% tra i 18 e i 20 anni, per il 59% di genere femminile (434, i maschi sono 306), per il 66% residente in comuni con meno di 10mila abitanti e per il 44% appartenenti a un nucleo familiare di 4 persone.
Il luogo di incontro
Nell’indagine è stato analizzato anche il luogo di incontro, che rappresenta una delle caratteristiche delle abitudini sociali dei ragazzi e può dunque essere usato per verificare le eventuali differenze di attitudine verso i canali distributivi. Gli intervistati presentano una chiara preferenza per il centro città (57%) rispetto alla piazza (16%), al centro commerciale (6%) e al privato (4%).
Frequentazione dei luoghi culturali
Anche lo studio dell’attitudine degli intervistati rispetto ai cosiddetti luoghi culturali serve a inquadrare un’altra delle caratteristiche sociali dei rispondenti. Dei quattro luoghi di cultura considerati, solamente il cinema presenta una frequentazione molto forte. Per il teatro e la biblioteca la proporzione di rispondenti che dichiarano di non fruirne mai è invece molto alta (superiore e vicina al 50% rispettivamente). Va un po’ meglio per i musei: poco più del 25% dei rispondenti dichiara di non andarci mai.
Attività extrascolastiche
Per quanto riguarda le attività extrascolastiche si può notare come il 25% degli studenti si dedichi al teatro, anche se in parte saltuariamente, una larga parte svolga uno sport (anche se per metà in maniera saltuaria) e circa il 35% un’attività di volontariato, anche se solo parzialmente in maniera attiva.
Abitudini di acquisto
Tornando alle abitudini d’acquisto, emerge che il canale legato al centro commerciale è particolarmente prediletto dalle consumatrici (69%), mentre la percentuale di soggetti che effettuano acquisti online è superiore tra i maschi (30%).
Frequenza di acquisto per canale
Sempre con riferimento alle abitudini d’acquisto si è poi andata a sondare la frequenza con la quale, rispetto ai tre canali di vendita, i soggetti intervistati effettuano degli acquisti.
I risultati mostrano come oltre il 10% degli intervistati dichiari di non effettuare mai acquisti online. La medesima percentuale è quasi raggiunta anche dagli acquisti in negozio tradizionale.
Molto rilevante è la percentuale di studenti che dichiarano di effettuare acquisti in negozio tradizionale una volta alla settimana, ma è oltre il 60% del campione a dichiarare che effettua acquisti in un centro commerciale almeno una volta al mese.
Circa il 50% dei rispondenti dichiara di fare acquisti online almeno una volta al mese, mentre sono pochissimi quelli che effettuano più spesso – una volta alla settimana – acquisti online.
Canale per tipo di prodotto
Quanto al tipo di prodotto, si può notare come le abitudini/preferenze degli acquirenti varino molto rispetto al tipo di bene e servizio e in particolare si possono mettere in luce le nette prevalenze del canale legato al centro commerciale per quanto riguarda l’abbigliamento, del canale online per i servizi di vendita biglietti e del negozio tradizionale per la ristorazione.
Attitudine verso le possibili innovazioni
Per il canale di acquisto online, le innovazioni che maggiormente influenzerebbero positivamente il comportamento dei ragazzi sono quelle relative alla possibilità di prenotare la consegna dei beni/servizi acquistati e al sistema di pagamento, mentre le meno rilevanti sono relative all’organizzazione di eventi e alla fornitura di servizi complementari.
Per il canale di acquisto negozio tradizionale, influenze positive sono i maggiori consigli da parte del venditore e quella di disporre di sistemi di pagamento innovativi. Meno rilevanti il rinnovo dei locali di vendita e la proposta di sistemi di comunicazione digitale.
Per il canale di acquisto centro commerciale, ci si aspetta lo sviluppo di sistemi di pagamento innovativi e la possibilità di ricevere consigli, mentre non colpiscono più di tanto organizzazione di eventi e sviluppo di un servizio di personal shopping.
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L’indagine dei Giovani di Confindustria è stata curata dal liceo Copernico attraverso i docenti Roberto Cocchi e Luca Grassetti dell’Università di Udine e si è svolta con il prezioso contributo della Consulta provinciale degli studenti, coordinata dal referente professore Emanuele Bertoni, che ha consentito di formare un campione particolarmente significativo.