A Villa Manin la mostra-laboratorio “Terza Terra” con le opere di Michelangelo Pistoletto

Udine – Inaugurata sabato 25 maggio alle 18.00, la personale di Michelangelo Pistoletto a Villa Manin di Passarian, visitabile sino al fino al 31 dicembre 2024 . Ospiti nella residenza dogale, alcuni capolavori del maestro Pistoletto in dialogo con programmi di collaborazioni con il territorio e con opere di selezionati artisti provenienti dall’Italia e dall’estero oltre che dalla regione, che ne interpretano la dimensione etica e sociale.

L’esposizione è accompagnata da un programma di incontri denominato “Arte della Demopraxia”, che prevede il coinvolgimento di organizzazioni pubbliche e private, esponenti del mondo produttivo e agricolo, rappresentanti delle istituzioni e della cultura.

Nel percorso espositivo anche il “Terzo paradiso”, simbolo ideato da Pistoletto a esprimere l’intreccio equilibrato tra l’artificio e natura, che sarà realizzato nel parco della residenza dogale in forma botanica.

La mostra

Le opere più importanti del maestro Michelangelo Pistoletto, uno dei più celebri artisti italiani, tra cui “Quadri specchianti”, “Venere degli stracci”, “Sfera di giornali” e “Metro cubo d’infinito”, dialogheranno con le creazioni di artisti locali, italiani e internazionali.

Questi artisti sono stati invitati a confrontarsi con le tematiche di trasformazione etica e sociale che caratterizzano l’opera di Pistoletto.

Questo il fulcro della mostra Terza Terra che trasformerà Villa Manin di Passariano in una nuova tappa di Cittadellarte, la cittadella creata da Pistoletto a Biella, la sua città natale.

L’esposizione, curata da Guido Comis, direttore di Villa Manin per l’Erpac (Ente regionale per il patrimonio culturale), in collaborazione con Paolo Naldini, direttore di Fondazione Cittadellarte, è stata inaugurata il 26 maggio e resterà aperta fino al 31 dicembre 2024.

Villa Manin diviene così un luogo di confronto tra artisti, dibattito sull’etica della produzione, socialità e condivisione con le realtà locali.

Villa Manin come luogo di creazione e dibattito

“La presenza delle opere di Michelangelo Pistoletto a Villa Manin – spiega il curatore Guido Comis – è l’occasione per trasformare Passariano in un luogo di creazione, confronto e sperimentazione sul modello di Cittadellarte, coinvolgendo diverse anime della regione.”

Le opere esposte a Villa Manin sono il punto di partenza per dibattiti su società, moda, politica, educazione, cibo e agricoltura. “I Quadri specchianti – precisa Guido Comis – permetteranno ai visitatori di interagire con i personaggi delle opere e di condividerne le situazioni sociali; la Sfera di giornali introdurrà i temi della politica e della comunicazione; la Venere degli stracci sarà il collegamento con la moda.”

Il “Terzo Paradiso”

Uno dei punti salienti del percorso espositivo è il “Terzo Paradiso”, simbolo ideato da Pistoletto per rappresentare l’equilibrio tra artificio e natura.

Questo simbolo è stato realizzato nel parco di Villa Manin in forma botanica su grande scala (50 metri) e affronta tematiche come la produzione agricola e la sostenibilità alimentare. La creazione, realizzata con l’uso di Biochar, un carbone vegetale che aumenta la fertilità del suolo, sarà un’opera “in divenire”.

Il Terzo Paradiso rappresenta la fusione tra il primo paradiso (l’integrazione totale nella natura) e il secondo paradiso (il mondo artificiale creato dall’uomo).

È la terza fase dell’umanità, basata su un equilibrio tra artificio e natura, fondamentale per la sopravvivenza umana. “Per raggiungere questo obiettivo, è necessario riformare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune,” afferma Pistoletto.

Incontri collaterali

L’esposizione è accompagnata da un programma di incontri denominato “Arte della Demopraxia”, che coinvolge organizzazioni pubbliche e private, esponenti del mondo produttivo e agricolo, rappresentanti delle istituzioni e della cultura.

Villa Manin diventa così un luogo di pratica della “demopraxia”, un neologismo creato a Cittadellarte per definire il processo di trasformazione sociale attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le associazioni e i gruppi di lavoro del territorio.

Per la selezione degli artisti chiamati a dialogare con le tematiche di Pistoletto, Villa Manin ha collaborato con il comitato curatoriale di Unidee, Residency Program (il programma ultraventennale di residenze di Cittadellarte).

Gli artisti selezionati includono Ryts Monet, Caretto – Spagna, Collettivo Robida, Luigi Coppola, Chiara Sgaramella, Noor Abed, Nico Angiuli, Tiziana e Isabella Pers, PLoT (2021 – Colette Lewis, Marilyn Lennon, Elinor River) e Michele Spanghero. Per il programma di incontri, la collaborazione è stata con Giacomo Bassmaji.

Paolo Naldini evidenzia che “la mostra intreccia in modo innovativo tre strati: le opere di Michelangelo Pistoletto come suggestioni e indicazioni di un percorso artistico dal ‘900 a oggi; una selezione di pratiche artistiche che affrontano gli stessi temi sul territorio del Friuli Venezia Giulia; e infine dispositivi innovativi per attivare il territorio e le sue comunità a partire dalla mostra.”

Gli incontri si terranno in un’arena temporanea realizzata con materiali ecologici e riciclabili nel salone centrale della villa il progetto e cla costruzione dell’arena è stata curata degli studenti dell’ISIA Roma Design di Pordenone, sotto la guida dei loro docenti.

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