A tutto Bab L’Bluz con la tradizione africana per il Miela Music-Live
Trieste – La World Music approda nuovamente al Miela sabato 27 maggio, questa volta con la tradizione africana gnawa che si fonde al rock psichedelico marocchino. I Bab L’Bluz – letteralmente “La porta del blues” – è un gruppo franco-marocchino formatosi nel 2018 a Marrakech che si ispira alla musica tradizionale Gnawa e Hassani a cui combina sapientemente rock, suoni psichedelici e blues. La loro musica innovativa mescola tradizione musicale e ritmi più attuali,, stili provenienti da diversi continenti che si incontrano per diffondere attraverso il canto, un messaggio di pace, di uguaglianza e di amore, in tutti gli angoli del mondo. “Tutti noi Bab L ‘Bluz crediamo che l’arte possa aprire le menti e cambiare il modo di pensare delle persone. Questo è ciò che cerchiamo di fare” dice la cantante Yousra Mansour.
Il progetto nasce proprio dall’incontro della carismatica musicista e cantante Yousra Mansour (voce, awisha, percussioni e guembri), cresciuta nella città di El Jadida sulla costa atlantica del Marcocco ascoltando la diva libanese Fairouz, la musica gnawa della vicina Essaouira, ma anche Janis Joplin, Oumou Sangaré ed Erykah Badu, e il musicista francese Brice Bottin (guembri, chitarra, percussioni e cori) a Marrakech all’inizio del 2017. Entrambi appassionati di musica Gnawa, il loro sogno è portare i suoni del Guembri sulla scena musicale contemporanea, confermando che questo strumento, nato in Africa, è all’origine del Blues.
Dal 2018 la formazione vede la partecipazione di due amici musicisti di Lione, Hafid Zouaoui (batteria e cori) e Jérôme Bartolome (flauto, percussioni e cori) con cui il gruppo ha suonato a festival internazionali come Arabesque, l’Boulevard, Rock Am Bach, Le Péristyle, l’Opera Underground di Lione, ARTE concerti.
Bab L’Bluz si è ispirato anche alla musica Hasanniya o alla musica tradizionale moresca, presente in Mauritania e in alcuni paesi vicini, in particolare nel sud del Marocco. Si caratterizza soprattutto per la sua poesia nota come Tebraa, cantata dalla donne nel Sahara occidentale e nel sud del Marocco, adagiato sugli stilemi del tarab al hassani, il cosiddetto blues della Mauritania. L’album Nayda, segna il debutto del quartetto marocchino – francese.
Bonawentura – Ingresso: platea (posti liberi ) € 15,00, galleria (posti numerati) € 20,00.
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) da lunedì a venerdì dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com