A Trieste l’assemblea degli azionisti di Generali. Confermati i vertici del gruppo

Trieste – Si è svolta il 7 maggio al centro Congressi della Stazione Marittima di Trieste l’assemblea degli azionisti di Generali. Presente il 43,3% del capitale. Nel corso dell’assemblea è stato approvato il bilancio ed è stato nominato il Consiglio di amministrazione, con la conferma di 11 dei 13 membri precedenti tra cui tutti i vertici.

La lista di Mediobanca ha ricevuto il 60,78% dei voti, quella di Assogestioni il 38,96%. Per la prima sono stati eletti Gabriele Galateri, Philippe Donnet, Francesco Gaetano Caltagirone, Clemente Rebecchini, Romolo Bardin, Paolo Di Benedetto, Alberta Figari, Diva Moriani, Lorenzo Pellicioli, Sabina Ricci, mentre Antonella Mei-Pochtler prende il posto di Ornella Barra. Per la secondo confermato Roberto Perotti, Ines Mazzilli prende il posto di Paola Sapienza.

In precedenza l’assemblea aveva approvato la modifica statutaria aumentando i limiti di età per i membri del consiglio, consentendo quindi a Gabriele Galateri di Genola di rimanere presidente oltre i 70 anni.

“Generali – ha commentato il presidente Galateri – è una nave che ha avuto bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria e di rinnovamento per navigare in acque sempre più agitate e ora è un vascello più solido, veloce e moderno, con un equipaggio competente e affiatato, ufficiali di bordo coesi e ambiziosi e armatori – voi azionisti – capaci, così come 200 anni fa qui a Trieste, di vedere e sostenere gli orizzonti promettenti che la nave Generali si presta a solcare”.

Per l’amministratore delegato Philippe Donnet l’anno finanziario di Generali è stato “positivo e impegnativo”.

Una prova è l’andamento del titolo in Borsa, che – ha sottolineato Donnet – “dall’investor day di novembre è salito di oltre il 48%, meglio della media dei titoli assicurativi europei”, a fronte di uno Stoxx europeo di settore salito del 18%.

“Abbiamo definito il quadro strategico e finanziario – ha detto ancora l’ad – ovviamente vogliamo fare acquisizioni, vogliamo rafforzare ulteriormente la nostra presenza e la nostra leadership in Europa, sono convinto che ci saranno opportunità”.

Gli obiettivi riguardano il settore assicurativo in Europa, dove c’è bisogno di un consolidamento per l’alto numero di operatori e il settore dell’asset management, dove “dobbiamo crescere a velocità più alta rispetto al resto del business del 15-20% e questo include opportunità di acquisizione. Abbiamo il capitale, abbiamo la cassa per realizzare operazioni”.

Generali dice anche stop alle cessioni: “Abbiamo completato il nostro programma di ottimizzazione geografica vendendo 12 società che non avevano dimensione critica, oltre a Generali Leben che aveva bassa redditività. Non ci sono progetti di altre cessioni, ma se vi saranno operazioni che possono creare valore le considereremo”.

Secondo Donnet, che ha ringraziato i soci dopo la nomina in assemblea la compagnia si trova “in una situazione storicamente favorevole, mai c’è stata una situazione patrimoniale così forte, con risorse per la crescita, mai una strategia così chiara, un management così professionale, una credibilità così alta dai mercati finanziari e un piano strategico così ambizioso. Guiderò con grande passione ed entusiasmo la squadra”.

Questa la composizione dell’azionariato: Mediobanca 12,92%, Caltagirone 5%, Del Vecchio 4,86%, Benetton il 4%. In totale i 4  soci italiani dispongono del 26,78% del capitale, contro il 23,12% dello scorso anno. Una quota superiore a quella dei fondi, pari al 21,79% (il 20,5% i fondi esteri).

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