A Trieste apre la sala “Spazio 11” di Caritas, Donk e UNHCR, rifugio e cure per chi non ha un tetto
Trieste – Spazio 11 è il nuovo punto di accoglienza notturna per le persone migranti e rifugiate a Trieste, un “porto sicuro” pensato per chi, altrimenti, rischierebbe di rimanere per strada. L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra Caritas Diocesana Trieste, l’associazione Donk-Humanitarian Medicine odv e UNHCR-Agenzia ONU per i Rifugiati, è stata presentata oggi, 19 febbraio, nella Sala Piccola Fenice di via San Francesco d’Assisi.
All’interno di un locale messo a disposizione in via Udine 11 (al terzo piano), Spazio 11 offre poltrone per riposare in una sala comune, salette per donne sole e famiglie con bambini, bevande calde, prese per ricaricare il cellulare, assistenza sanitaria, informazioni di vario tipo e, soprattutto, la presenza di volontari pronti ad accogliere e orientare chi è in difficoltà. Gli operatori saranno in grado di gestire eventuali criticità ed emergenze grazie alla rete istituzionale già in essere.
Il centro sarà operativo ogni notte, dalle 19:00 alle 7:30, e potrà inizialmente accogliere circa settanta persone, con orari e numeri soggetti a variazioni in base alle esigenze. Sebbene al momento non goda di sovvenzioni pubbliche né di convenzioni con enti statali, l’iniziativa conta sul prezioso contributo della Fondazione CRTrieste e sull’impegno generoso della società civile.
Diverse voci hanno sintetizzato lo spirito del progetto. Padre Giovanni La Manna, direttore di Caritas Trieste, ha dichiarato: «È una semplice idea di allestire una sala d’attesa per consentire alle persone di non essere per strada ma avere un luogo dignitoso dove trascorrere la notte». Ha inoltre rimarcato come la fiducia e la collaborazione tra varie realtà solidali cittadine – ispirate dalla Provvidenza – abbiano reso possibile questo intervento concreto a favore delle persone che hanno maggiore bisogno di aiuto.
Mons. Enrico Trevisi ha descritto l’iniziativa come «un tassello della grande mappa della solidarietà in città», evidenziando l’importanza di unire gli sforzi per affrontare le sfide della povertà materiale e spirituale. Ha aggiunto che «Spazio 11 va ad implementare altri servizi», indicando la volontà di ampliare ulteriormente l’offerta di accoglienza e supporto sul territorio. Mons. Trevisi ha fatto proprie le parole di papa Francesco nel suo intervento a Trieste lo scorso 7 luglio: «Siamo chiamati a essere profeti, testimoni del Regno di Dio, in tutte le situazioni che viviamo, in ogni luogo che abitiamo».
Il presidente di Donk HM odv, Stefano Bardari, ha sottolineato come la presenza dell’associazione nel progetto permetta di dare una risposta immediata e professionale alle necessità sanitarie di chi non ha un posto dove ripararsi nella notte, evidenziando l’importanza dell’impegno dei volontari e della collaborazione con Caritas e UNHCR per garantire dignità e assistenza.
Matteo Valentinuz di UNHCR ha infine precisato: «UNHCR fornirà supporto tecnico e informazioni sul diritto di asilo», aggiungendo che il contributo dell’ONU nasce da una riflessione condivisa sulle trasformazioni dei flussi migratori e sulla necessità di soluzioni inclusive che mettano al centro il diritto alla protezione.
Caritas Diocesana Trieste, attiva dal 1982, si impegna da decenni a promuovere l’accoglienza e la solidarietà, offrendo spazi di ascolto e supporto a chi vive situazioni di indigenza. Donk Humanitarian Medicine odv, invece, fornisce assistenza sanitaria gratuita a chi non riesce ad accedere alle cure di base, colmando le lacune del sistema. Infine, l’UNHCR opera in oltre 130 Paesi per proteggere i rifugiati e costruire un futuro migliore per milioni di persone in fuga da conflitti e persecuzioni.