A sinistra del PD: nasce il gruppo Open FVG a sostegno di Sergio Bolzonello
Gorizia – Il movimento “Open FVG” costituito da forze e persone impegnate a sinistra del Pd, ha chiuso le liste di un raggruppamento che correrà all’interno della coalizione di centrosinistra a sostegno di Sergio Bolzonello.
L’atto ufficiale e definitivo di fondazione della nuova compagine politica è avvenuto domenica 18 marzo a Grado (Go), dopo una serie di incontri e consultazioni.
Tra i fondatori figurano l’ex sindaco di Udine, Furio Honsell, consiglieri regionali uscenti come Giulio Lauri (ex Sel, presidente di Open) e Mauro Travanut (Mdp), l’assessore regionale all’Istruzione, Loredana Panariti (nella foto Facebook).
La raccolta delle firme è già iniziata: al nuovo simbolo ne occorrono oltre 5mila in tutta la regione entro sabato 24 marzo.
Open FVG fa appello ai cittadini che intendono sostenere la lista ad aderire nei prossimi giorni, cercando i banchetti per la raccolta attraverso la pagina facebook #OPENFVG
Per Honsell, che si è dimesso a gennaio dalla carica amministrativa allo scopo di correre per le elezioni regionali “è un momento di grandissima soddisfazione poiché si è realizzato quel progetto unitario a sinistra che nessuno in Italia ha saputo realizzare, se non nel Lazio con Zingaretti. Oggi in Friuli Venezia Giulia l’obiettivo è stato comunemente raggiunto, anche alla luce delle ultime politiche”.
“È un progetto che va al di là della lista per le regionali poichè contiene il vero seme di una sinistra vicina ai cittadini: siamo partiti dal civismo perchè al centro di una politica di sinistra devono stare un pensiero e un’azione che partano dalla realtà concreta delle esperienze nei territori” ha concluso Honsell.
Con il motto “la politica a filiera corta” ecco le principali proposte del movimento:
– Il movimento OPEN FVG tiene insieme esperienze politiche, civiche e di impegno e partecipazione nella società civile diffuse a livello regionale.
– Una rete che nasce e progetta sul territorio, a partire dalle specificità, valorizzandole e rendendole attive in un contesto regionale.
– Questo essere spazio “aperto” alla confluenza di esperienze concrete rende Open FVG un’esperienza del tutto innovativa in Friuli Venezia Giulia.
– Solo a partire da una rete locale attiva può crescere una visione che concepisce la nostra regione come un territorio pienamente collocato nello spazio europeo in cui sviluppare progettualità, competenze, innovazione, dotazioni tecnologiche, politiche ambientali e sociali fondate sulla sostenibilità e rivolte al futuro.
– Per tali ragioni l’ascolto del territorio deve essere al centro del lavoro politico. È necessario che la Regione promuova una metodologia di ascolto e partecipazione.
– Chi ascoltare? Innanzitutto i cittadini, sperimentando e creando momenti e modalità in cui l’ascolto, il confronto e lo scambio diventino esperienze realizzate. Un percorso da progettare e mettere in pratica da subito.
– L’istituzione Regione deve poi rivolgersi anche ai livelli di governo periferici: Comuni, Unioni intercomunali e organismi rappresentativi dei portatori di interesse devono essere maggiormente coinvolti e ascoltati. In questo senso vanno ricuciti con convinzione gli strappi avvenuti nelle passate legislature e vanno ridotti i contenziosi tra la Regione e gli altri livelli di governo locale, favorendo un autentico dialogo.
– Un nuovo metodo di confronto attivo deve essere inaugurato e diffuso. È una priorità.