A Roma il secondo incontro “Sindaci d’Italia” di Poste Italiane. Per il FVG erano presenti 67 sindaci
Roma – Lunedì 28 ottobre a Roma si è svolto il secondo incontro “Sindaci d’Italia” di Poste Italiane, con i primi cittadini dei piccoli comuni d’Italia. Per il Friuli Venezia Giulia erano presenti 67 sindaci.
Sono stati presentati i nuovi impegni di Poste per i piccoli comuni: annunciare l’introduzione di nuovi servizi dedicati alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti e rinnovare, a distanza di un anno dal loro primo incontro, il dialogo diretto e permanente sulle esigenze specifiche del territorio.
All’incontro, svolto alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e promosso in collaborazione con ANCI e UNCEM, hanno partecipato oltre 4.000 Sindaci, ai quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire un messaggio di saluto.
“Come sindaci – ha detto nel suo intervento Antonio Decaro, presidente dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani – conosciamo i nostri diritti e i diritti dei nostri territori, siamo abituati a lottare per difenderli, ma sappiamo ancora di più che il primo dovere di un sindaco è non solo restare e creare le condizioni per far rimanere lì gli abitanti ma anche combattere insieme lo spopolamento. Una sorta di valanga che, se non contrastata, ci travolgerà tutti. Se si spopola un piccolo Comune, infatti, non è un problema di quel Comune, ma del Paese. Ma ai sindaci, per poter svolgere con dignità ed efficacia il ruolo per il quale i cittadini li hanno votati, servono risorse, strumenti e meno vincoli burocratici”.
Il premier Giuseppe Conte ha ribadito che il governo sta seguendo con molta attenzione la proposta legislativa dell’Anci “Liberiamo i sindaci”.
“Quest’anno credo per la prima volta, correggetemi se sbaglio, abbiamo un tavolo che si aprirà il 7 novembre, in prospettiva, in coincidenza con la manovra, sarà aperto fino a fine manovra, con tutti gli enti locali presso il Ministero per gli Affari regionali, per coordinarci meglio, per raccogliere le vostre istanze”.
“Apriamolo questo Tavolo permanente – ha detto ancora Conte – valutiamo insieme le vostre richieste, anch’io, come anticipato dal Ministro Gualtieri, sono assolutamente sensibile al fatto che chi si assume delle precise responsabilità amministrative, giuridiche, debba oggi avere anche una minima corrispondenza sul piano economico, minima, non è tantissimo ma questo è giusto. In questo Tavolo permanente potremo discutere tutte le vostre richieste, le vostre istanze, potremo valutare la riforma del Testo unico degli Enti locali per quanto necessario”.
“Poste Italiane – ha detto l’AD Matteo Del Fante – ha realizzato gli impegni assunti nel 2018 con i piccoli Comuni grazie alla dedizione delle persone che lavorano in azienda e alla proficua collaborazione instaurata con il territorio e con le istituzioni locali. Siamo consapevoli dell’importanza strategica della presenza capillare di Poste e della nostra capacità di collegare i territori alle istituzioni e ai servizi erogati centralmente: la nostra azienda accorcia le distanze, agevola le relazioni, direi che è una sorta di intermediario tra le diverse aree del Paese. È giunto ora il momento di compiere una nuova tappa, arricchendo le iniziative realizzate e confidando nel fatto che i progressi conseguiti costituiscono una testimonianza della comune capacità di lavorare al servizio dell’Italia, favorendone lo sviluppo, la coesione sociale e territoriale”.
Del Fante ha illustrato gli obiettivi del nuovo piano di Poste Italiane per i piccoli Comuni, che comprende tra l’altro: l’avvio di programmi di educazione finanziaria e digitale; POS gratuiti ai Comuni per i servizi di pagamento digitale; l’uso di mezzi “green” per il recapito della posta; l’installazione di locker nei Comuni privi di ufficio postale, per semplificare le operazioni di consegna dei pacchi e il pagamento dei bollettini; l’installazione di cassette postali smart a tecnologia digitale; l’attivazione di servizi di informazione per i cittadini; la realizzazione di nuovi eventi filatelici per meglio valorizzare le tradizioni e le realtà del territorio.
All’indomani del primo incontro con i “Sindaci d’Italia”, svoltosi il 26 novembre 2018, Poste Italiane ha realizzato tutti gli obiettivi a suo tempo presentati.
Oltre a mantenere la promessa di non chiudere alcun ufficio postale, infatti, nel corso dell’ultimo anno sono stati realizzati 900 incontri con amministratori locali, coordinati dal nuovo ufficio istituito a Roma con il compito di mantenere aperto e costante il dialogo tra Poste e le comunità sul territorio; sono stati installati 614 ATM Postamat; attivati servizi a domicilio e presso esercizi convenzionati nei Comuni privi di ufficio postale; collegati 5.688 spot WI-FI negli uffici postali di 5.051 Comuni; eliminate 574 barriere architettoniche in 549 Comuni; potenziati 219 uffici postali in 211 centri turistici; installate 3.751 nuove cassette postali e 3.793 impianti di video sorveglianza; attivati 119 servizi di tesoreria; donati 13 immobili ai Comuni per attività di interesse collettivo; realizzati 15 murales per migliorare il decoro urbano degli uffici postali periferici.
(Sopra, la tabella dei servizi di posta nei piccoli comuni del Friuli Venezia Giulia. In apertura, nella foto di Maurizio Pertegato, la delegazione dei sindaci del Pordenonese)