A Pordenone un corso di “home defense” per scoraggiare gli aspiranti “Rambo”
Pordenone – A Pordenone una società privata, che si occupa di formazione nel campo della sicurezza per civili e Forze dell’Ordine, la Windrose Tactical Academy, ha organizzato un corso di “Home defense”, primo nel suo genere in Italia (negli Stati Uniti ed in altri Paesi sono già piuttosto diffusi), destinato principalmente ai privati cittadini. Un’iniziativa per rispondere ad un’esigenza sempre più sentita. A quell’allarme sociale che nasce dai sempre più frequenti assalti a ville (con una nuova impennata di casi nel primo trimestre di quest’anno) o ad altre abitazioni private a scopo di rapina, con conseguenze che a volte sfuggono al controllo degli stessi rapinatori, e a quel senso di insicurezza che, diffondendosi tra la gente, spinge molte persone a correre ai ripari
“Il primo capitolo, in programma nel fine settimana del11 e 12 maggio a Pordenone, riguarderà l’utilizzo dell’arma da fuoco in un contesto abitativo – spiega il fondatore dell’Accademia, Gianluca Tiepolo – ma con una premessa doverosa ed essenziale. L’uso dell’arma è davvero l’extrema ratio, soprattutto nel contesto di specie, non solo per una questione morale, ma anche per i suoi limiti oggettivi e soggettivi, dovuti ad una serie di fattori che andremo ad analizzare”.
Classe 1975, pordenonese, Tiepolo ha maturato una lunga esperienza come istruttore in importanti accademie di sicurezza e come operatore di protezione in molti Paesi ad alto tasso di criminalità come il Brasile ed il Messico. “ In Italia ci sono dai 7 ai 12 milioni di armi detenute da privati (dati del 2016 ndr), tra i possessori di porto d’arma e di nulla osta per la detenzione – continua – ma un conto è usare una pistola od un fucile in un contesto sportivo, altro è essere costretti a metterci mano in una situazione di stress accentuato, dove si teme per la propria vita e per quella dei propri cari e dove gli aspetti tecnici sono importanti quanto la capacità di conoscere se stessi e le proprie reazioni emotive e di saperle gestire”.
“Ecco, lo scopo del nostro corso in realtà è proprio questo: scoraggiare gli aspiranti Rambo con esempi concreti, mettendoli di fronte a situazioni reali”.
“Le prime azioni da compiersi, quando si avverte una presenza estranea ed ostile in casa – prosegue Tiepolo – sono: entrare in possesso dell’arma; mettere sé stessi ed i propri familiari al sicuro in un cosiddetto caposaldo, cioè in un luogo della casa facilmente difendibile; comunicare alla persona estranea in maniera forte, chiara e ripetuta che si è in casa e che si è armati; lasciare comunque aperta per l’aggressore una via di fuga, aspetto che è fondamentale proprio per evitare l’utilizzo dell’arma; chiamare le Forze dell’Ordine ed aspettare nel caposaldo il loro arrivo. Durante il corso spiegheremo come attuare tutte queste operazioni, che all’apparenza sembrano elementari, ma che in realtà non lo sono affatto per la presenza di tutta una serie di variabili”.
La parte pratica del corso si terrà in una training house, un manufatto che riproduce gli spazi e l’arredamento di una abitazione standard di circa 120 metri quadrati (collocata all’interno del capannone che ospita la sede operativa dell’Accademia, nella Zona Industriale Paradiso a Pordenone), ed al poligono.
Il prossimo step di questo percorso formativo riguarderà invece la protezione nel caso in cui ci si trovi del tutto privi di armi, ossia la condizione che interessa la maggioranza delle persone. “Anche qui – conclude Tiepolo – con la stessa linea guida, cioè che il ricorso alla violenza, anche a scopo difensivo, è sempre l’ultima risorsa, perché il più delle volte è la meno efficace”.