Elezioni, tutti guardano al FVG. Bolzonello: il nostro voto deve essere espressione di questa comunità

Pordenone – A una settimana dal voto in Friuli Venezia Giulia, dopo l’esito delle votazioni in Molise e in giornate decisive per la formazione del nuovo Governo nazionale – ormai a più di un mese dalle elezioni politiche – abbiamo interpellato il vicepresidente uscente ed assessore alle attività produttive del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello, candidato presidente della coalizione di Centro Sinistra, oggi a Pordenone per incontrare gli elettori.

Quali sono le sue considerazioni a questo punto della campagna elettorale, con tutti i riflettori puntati sulla nostra Regione?
Ogni territorio, ogni regione ha la propria storia. Ritengo che il nostro voto deve essere espressione di questa comunità e non la scelta pilotata da accordi politici nazionali. Dobbiamo salvaguardare la nostra autonomia, la nostra storia e i nostri valori. La mia candidatura è l’espressione di un percorso nato e sviluppato all’interno di questa Regione. Mi rattrista pensare che il nostro voto possa essere condizionato da elementi esterni alla nostra vota, perchè la nostra autonomia non può essere barattata.

Quali sono invece i punti forti del programma della coalizione di Centro Sinistra?
Per prima cosa mi preme sottolineare che l’intero programma è stato costruito attraverso un percorso partecipativo che si è dipanato in un percorso di incontri e consultazioni che dura ormai da dicembre scorso, dove abbiamo ascoltato amministratori locali, categorie economiche, professionali, le associazioni  e i singoli cittadini; un passaggio che ho ritenuto indispensabile per ascoltare i loro punti di vista, le necessità, le preoccupazioni e soprattutto i suggerimenti.

Un’azione che è in piena continuità con quello che ho fatto in questi anni come vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ovvero costruire azioni sulla base di confronti diretti con gli interessati. La politica, secondo me, deve esercitare le pratica fondamentale che è l’ascolto di tutti.

Ho incentrato la mia campagna elettorale, in primis, su due temi: lavoro e scuola. In questi anni nel mondo del lavoro è stato fatto tanto, al punto che il numero degli occupati è tornato ai valori pre crisi con oltre 510mila persone occupate. La vera sfida è quella che riguarda le giovani generazioni, con un piano di vero e proprio “risarcimento generazionale” dal punto di vista occupazionale.

Per quanto riguarda la scuola ho una concezione moderna, dal mio punto di vista bisogna unire formazione, welfare, politiche della famiglia, trasporti, infrastrutture e tant’altro. Il primo passo, che stiamo valutando di attuare anche dopo le opportune verifiche contabili è di avere la competenza primaria per consentirci di intervenire non solo sugli edifici, ma anche creando un sistema integrato.

Con lei alla guida di questa importante coalizione, il Pordenonese, per la prima volta, ha concrete possibilità di avere un suo esponente alla presidenza della Regione. Una grande opportunità che potrebbe essere raccolta anche da elettori di questo territorio, provenienti da altre fazioni. Ha in mente qualche iniziativa particolare?
Vorrei andare oltre la prospettiva elettorale per fare un’osservazione necessaria e concreta su questo territorio. Il Pordenonese sta dando segnali estremamente importanti dal punto di vista economico, soprattutto in riferimento all’export.

Il nostro tessuto sociale, culturale, formativo e come servizi di welfare presenta un livello qualitativo molto alto.

Credo che la nostra cultura e la nostra esperienza possano offrire, oggi più che mai, strumenti preziosi a disposizione della crescita della nostra regione.

(A cura di Maurizio Pertegato)

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