Regionali del 29 aprile, chi sono i tre candidati Sergio Bolzonello, Alessandro Fraleoni Morgera, Renzo Tondo
Trieste – Con la designazione del candidato di Centrodestra Renzo Tondo e la costituzione dell’entità a sinistra del PD “Open FVG” a sostegno del candidato di Centrosinistra Sergio Bolzonello, si potrebbe dire che tutti i pezzi del mosaico politico del Friuli Venezia Giulia siano andati a posto.
Lo scenario che si è venuto a creare in Friuli Venezia Giulia è semplificato e tripartito: effetto del risultato nazionale, che ha spinto i vari personaggi a coalizzarsi pena la scomparsa.
Vale la pena leggere i profili biografici dei tre candidati in pista – Sergio Bolzonello (CSX), Alessandro Fraleoni Morgera (M5S), Renzo Tondo (CDX) – che si possono trovare sulle loro pagine ufficiali. In ordine alfabetico.
Sergio Bolzonello
Sono nato 53 anni fa a Pordenone, dove sono cresciuto e tuttora risiedo. Fin da piccolo, nel negozio di formaggi e salumi che i miei genitori gestivano, ho imparato a stare in mezzo alla gente e ad ascoltarla. Mio padre ripeteva sempre: “il cliente prima di tutto” e non “il cliente ha sempre ragione”, un insegnamento fondamentale quando ho iniziato a ricoprire ruoli amministrativi ed a rappresentare i cittadini.
Dal 1983 sono ragioniere commercialista, professione che ho sempre continuato ad esercitare, seppur in misura ridotta nei 10 anni in cui sono stato sindaco di Pordenone, grazie all’aiuto dei miei soci e dei miei collaboratori. Saper di poter contare sul mio lavoro ha sempre costituito, mentre ricoprivo ruoli amministrativi, la mia indipendenza.
La mia è stata una presenza costante nella vita politica e associativa della mia città, Pordenone: consigliere, assessore ed infine, dal 2001 al 2011, sindaco.
In questi anni, assieme a tanti altri, ripenso completamente l’identità della città, investendo in servizi al cittadino, infrastrutture scolastiche e sportive, fonti sostenibili, attività e spazi culturali e continuando nel contempo a supportare il mondo delle imprese pordenonesi. I risultati di questo profondo impegno hanno reso Pordenone una delle più dinamiche città italiane, ai primi posti come qualità della vita e servizi al cittadino.
Ma nella mia vita non vi è spazio solo per lavoro e politica. Sono un appassionato e vorace lettore ed un vero e proprio “malato” di sport, in particolare calcio e corsa. Abbinando sport e solidarietà, mi sono divertito a correre per due volte la maratona di New York raccogliendo fondi per progetti umanitari.
Alessandro Fraleoni Morgera
Nato a Roma il 23 febbraio 1970, sono cresciuto a Bologna. Laureato in Chimica industriale presso l’Università di Bologna (1989-1995, con 105/110), ho frequentato un master in Direzione Aziendale, presso la Facoltà di Ingegneria (1995-1996). Ho quindi lavorato per quattro anni in un’azienda di trasformazione materie plastiche (più di cento dipendenti, produzione tubi in PP e PE), come assistente al direttore di stabilimento, occupandomi di organizzazione della produzione, manutenzione linee di produzione e macchinari, logistica di approvvigionamento materie prime, implementazione sistema qualità in reparto produzione. Sono poi rientrato nel settore accademico con un dottorato di ricerca in Chimica industriale, sempre presso l’Università di Bologna, concluso nel 2002, a seguito del quale sono stato ricercatore a contratto fino al 2008 su temi relativi a materiali avanzati per optoelettronica e nanotecnologie. Durante questo periodo ho servito l’Associazione nazionale dottorandi e dottori di ricerca italiani (Adi) come presidente. Ho inoltre maturato una significativa esperienza di consulenza tecnico-scientifica alle imprese, toccando con mano le reali problematiche del trasferimento tecnologico. Nel 2008 ho sposato una meravigliosa triestina che mi ha dato due bellissime bambine, e ho trovato lavoro come ricercatore presso Elettra-Sincrotrone Trieste. Dal 2013 sono ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste. Sono autore di più di 50 articoli su riviste internazionali e di più di 100 contributi a congressi internazionali, di otto brevetti, e svolgo routinariamente attività di valutazione di progetti di ricerca internazionali. Insegno elementi di Scienza dei materiali, con focus su materiali per il risparmio energetico e nanotecnologie.
Nel corso degli anni, grazie alla doppia esperienza industriale/accademica, ho accumulato una buona esperienza come gestore di progetti di ricerca in ambito sia regionale che nazionale che europeo, ottenendo finanziamenti per circa 1 milione di euro negli ultimi dieci anni. La mia storia personale e professionale mi ha insegnato ad ascoltare con attenzione tutti gli interlocutori, sempre mantenendo una capacità critica e decisionale autonoma, e una spiccata pragmaticità.
Nel 2001, in qualità di dottorando di ricerca, sono entrato nell’Adi, Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani (Adi), un’associazione non-profit apolitica e apartitica avente lo scopo di migliorare le condizioni di vita e professionali del dottori e dottorandi di ricerca.
Da luglio 2005 a giugno 2007 ho servito l’associazione come presidente. In questo ruolo ho perseguito una politica finalizzata a promuovere le capacità professionali dei dottori di ricerca presso le imprese, sottoscrivendo appositi accordi ufficiali Adi-Crui (Conferenza dei rettori universitari italiani) e Adi-Associazione giovani imprenditori di Confindustria. Ho inoltre stipulato un accordo con il Consorzio AlmaLaurea per migliorare le prestazioni di job placement delle università italiane rispetto al dottorato di ricerca.
Infine ho ideato e lanciato la campagna “Se potessi avere 1000 euro al mese”, per incrementare il salario dei dottorandi dagli allora 800 euro/mese a 1000 euro netti/mese, raccogliendo oltre 10.000 firme presentate ai vari ministri della Ricerca, e ottenendo l’innalzamento del salario ai 1000 euro richiesti nel 2008.
Dal 2007 al 2013 sono stato co-fondatore e presidente dell’Associazione italiana per la Ricerca (Air). La missione di Air, anch’essa non-profit, era quella di promuovere la ricerca come volano economico, stimolando l’interazione tra università, centri di ricerca e imprese, mediata dalle Istituizioni. L’associazione è stata chiusa, in accordo con gli altri co-fondatori, a causa dell’eccessivo impegno richiesto dall’associazione, che non era compatibile con le nostre attività lavorative quotidiane.
Nell’anno 2009 sono stato tesserato con Alleanza Nazionale, a seguito della candidatura di mio fratello e mia mamma alle elezioni comunali di Bologna (giugno 2009) con quel partito. Ho svolto volantinaggio per loro durante la campagna elettorale (nessuno dei due è stato eletto). La tessera non è stata poi più rinnovata.
Verso la fine del 2012, vedendo approssimarsi le elezioni politiche (il centrodestra mi aveva nauseato, così come il centrosinistra, che ben conoscevo, avendo vissuto per quasi quarant’anni a Bologna), mi sono avvicinato al Movimento attraverso il meetup “Amici di Beppe Grillo” di Trieste, città in cui mi ero trasferito per lavoro da qualche anno.
Ho cominciato a seguire il Meetup “Amici di Beppe Grillo” di Trieste dal 2012, collaborando alla campagna elettorale delle politiche 2013. Ho poi continuato a prestare servizio al meetup come rappresentante di lista alle varie elezioni che si sono succedute da allora (elezioni regionali Friuli-Venezia Giulia del 2013, europee del 2014).
Dal punto di vista dell’attività politica ho cominciato ad interessarmi delle attività del M5S in Regione FVG subito dopo le politiche del 2013. Ho seguito, in modo non sistematico, il meetup 5 Stelle di Trieste fino alle comunali di Trieste del 2016 quando ho appoggiato convintamente Paolo Menis, collaborando alla campagna elettorale comunale e rendendomi disponibile alla candidatura in circoscrizione, nella quale sono stato eletto. Poiché nella stessa campagna elettorale mia moglie, Cristina Bertoni, si è candidata al Consiglio comunale ed è stata eletta tra i portavoce in Consiglio di Trieste, mi sono dimesso dalla circoscrizione.
Da allora ho contribuito alle attività del Movimento supportando mia moglie in termini di documentazione su mozioni e temi trattati in consiglio, collaborazione alla stesura di domande di attualità e mozioni e all’organizzazione di eventi cercando di seguire la famiglia (due bambine piccole) nel miglior modo possibile.
A seguito delle imminenti elezioni regionali mi è stato chiesto di candidarmi come presidente.
Sebbene tale candidatura non fosse nei miei programmi di vita, dopo una lunga valutazione, e di concerto con mia moglie, ho deciso di dare la mia disponibilità per questo ruolo, ben consapevole delle difficoltà e del carico di lavoro ingente che dovrò affrontare se individuato come candidato. Sono comunque pronto ad impegnarmi al massimo delle mie forze per far conseguire al Movimento il risultato migliore possibile, che per quanto mi concerne è quello di far eleggere alla Regione un Presidente a 5 Stelle.
Renzo Tondo
Nato a Tolmezzo il 7 agosto 1956, mi sono diplomato al Liceo Scientifico del capoluogo della Carnia. Ho frequentato i corsi di Scienze Politiche a Trieste, lavorando nel contempo nell’impresa di famiglia, e mi sono laureato a 23 anni.
Imprenditore nel settore alberghiero e della ristorazione, ho tre figli: Giulia, Simone e Matteo. Giovanissimo, ho iniziato a coltivare la passione per la politica, diventando consigliere comunale a Tolmezzo a 19 anni, e sindaco nel 1990. Otto anni più tardi, nel 1998, l’elezione al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e la nomina ad assessore, prima al Lavoro e poi alla Sanità.
Nel 2001 sono divenuto Presidente della Regione fino alla fine della legislatura, nel 2003. Deputato nella XV Legislatura, sono sempre rimasto molto legato al mio Friuli Venezia Giulia, difendendone le istanze alla Camera dei deputati. Candidato della coalizione di Centrodestra composta da PdL, Lega Nord, Udc e Pensionati alla presidenza della Regione, sono stato rieletto Presidente nella consultazione elettorale del 13 e 14 aprile 2008.
Continuo ad occuparmi dell’impresa alberghiera di famiglia, che conduco da oltre vent’anni. Sono presidente della Federazione Italiana Dama.
Da quando mio fratello Giovanni ha adottato due bimbi indiani, mi sono interessato in prima persona di adozioni internazionali, collaborando con l’associazione International Adoption e compiendo numerosi viaggi in India e Guatemala per favorire l’arrivo in Italia di bambini abbandonati. Nel 1986, di ritorno dal primo volo a Delhi, ho raccolto le mie esperienze di viaggio nel libro “Chapati, dieci giorni a Delhi”. Da inizio legislatura fino al 31 ottobre 2014 ho aderito al Gruppo Misto, passando poi ad Autonomia Responsabile, movimento politico che ho fondato e di cui sono Presidente.