Firmata la convenzione per il finanziamento del progetto “experimental city” per Udine Est
Udine – “Experimental city” il progetto per la riqualificazione di Udine Est, era risultato tra i vincitori del bando dedicato alle periferie, piazzandosi al 48° posto in Italia e prima in regione.
Il Comune di Udine aveva chiesto 18 milioni di euro, stanziati dal Consiglio dei ministri.
Quello che si aspettava era che arrivasse concretamente la somma per poter partire con quella che molti hanno definito la “rivoluzione urbanistica” che dovrebbe cambiare completamente il volto della periferia udinese.
Il 18 dicembre è stata firmata a Roma la convenzione per il finanziamento e ora ci sono 60 giorni per approvare il progetto preliminare. La Giunta comunale ha già approvato lo schema e, quindi, “experimental city” ha davvero il semaforo verde per partire.
“Si tratta di un obiettivo a dir poco importante – ha commentato Furio Honsell – perché questo progetto cambierà radicalmente il volto a Udine Est e tutta l’area dell’ex caserma Osoppo, creando così le condizioni per aumentare la qualità della vita dei residenti. Un’iniziativa corale – prosegue – che ha coinvolto e coinvolgerà non solo il pubblico, ma anche i privati e che consentirà di risolvere molti problemi che gravano su quell’area della città”.
Ingente l’ammontare finanziario dell’intera operazione, visto che ai 18 milioni di euro statali se ne aggiungono 12 garantiti da partner privati.
“Sappiamo che i tempi sono stretti – spiegano il vicesindaco e assessore alla Pianificazione Territoriale, Carlo Giacomello e il collega ai Lavori pubblici, Pierenrico Scalettaris –, ma siamo convinti di poter superare queste difficoltà mettendo a frutto l’esperienza di questi anni”.
Ecco in sintesi cosa prevede “experimental city”, il progetto redatto nel 2016 da un vero e proprio gruppo di lavoro coordinato da Bruno Grizzaffi, responsabile dell’ufficio Rigenerazione urbana e da Raffaele Shaurli dell’ufficio Gestione Urbanistica del Comune: “Dal punto di vista economico – spiega Giacomello – sarà l’investimento sulla città più importante dai tempi della costruzione del nuovo palazzo della Regione di via Sabbadini. Non solo miglioreremo l’esistente in termini abitativi ed energetici oltre a creare migliori collegamenti, ma – prosegue – daremo nuova vita alla caserma Osoppo, dove parte degli edifici saranno demoliti per fare spazio a nuovi insediamenti di tipo scolastico, ricreativo, sportivo e commerciale, con il contemporaneo recupero di alcuni stabili di pregio come la ex Cavallerizza e la realizzazione di aree verdi. Proprio nella Osoppo potrebbero trovare ospitalità gli sport diversi dal calcio, dal tennis al pattinaggio, in collaborazione tra pubblico e privato. Il Comune si occuperà del recupero delle aree e della parte urbanistica, con la creazione di collegamenti viari e ciclabili. All’interno di questo progetto – continua – ci sono elementi molto importanti per il futuro della città, a partire dalla rivalutazione della fermata della Fuc a San Gottardo, che potrebbe diventare quasi una sorta di metropolitana leggera. In pratica: la Udine del domani che inizia da oggi”.