Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza. Si ricomincia a Udine
Trieste – Il mondo della sinistra è in fermento. Da una parte il PD mantiene la posizione: la ricorrenza del 4 dicembre ricorda che il suo segretario, il medesimo che aveva promesso dimissioni e ritiro dalla politica dopo la clamorosa sconfitta al referendum costituzionale, è ancora al suo posto.
Dall’altra, in queste ore la triade Mdp/SI/Possibile conferisce il mandato di leader a Pietro Grasso che battezza il nuovo soggetto politico col nome di “Liberi e uguali”, mentre D’Alema giudica “tardivi e incoerenti gli appelli all’unità” del centrosinistra. Probabilmente si riferisce al “non marciamo divisi” che Cuperlo indirizza – inascoltato – a Speranza, Fratoianni e Civati.
In mezzo, vi è l’arcipelago delle formazioni della sinistra radicale o riformista che non si riconosce in nessuno dei due schieramenti e cerca di coagulare attorno a sé il consenso di chi non si fida più delle promesse della politica, respinge il sistema di potere vigente, ha smesso di votare alle elezioni politiche ma non per questo accetta di rimanere in silenzio.
Tra queste vi è Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Eguaglianza, ovvero il Movimento politico e civile del Brancaccio, lo schieramento nato per ispirazione di Anna Falcone e Tommaso Montanari con un’assemblea nell’omonimo teatro di Roma il 18 giugno scorso dove hanno presentato il relativo programma.
Nonostante le tormentate vicende che hanno accompagnato la nascita di questo movimento (e la pausa di riflessione che i fondatori si sono presi dopo il niet opposto da Mdp/SI/Possibile alla loro proposta di alleanza), in Friuli Venezia Giulia, come in molte altre regioni, si decide di andare avanti.
E si riparte da Udine, dove è convocata per mercoledì 6 dicembre 2017, alle ore 19.00 a Udine – Cussignacco, nella Sala Polifunzionale, via Veneto 164, un’assemblea regionale pubblica del movimento inaugurato da Falcone e Montanari.
Il tema dell’incontro, cui è invitata la cittadinanza interessata, sarà Un contributo per un programma per la Democrazia e l’Uguaglianza in Friuli Venezia Giulia.
Sebbene i fondatori si siano dichiarati contrari a presentare liste elettorali, la situazione è ancora fluida e, probabilmente, anche di questo si parlerà a Udine.
Il Gruppo di Coordinamento Regionale del “Brancaccio FVG” presenterà il lavoro politico realizzato sui territori dai gruppi provinciali che hanno condiviso l’Appello del 18 giugno, lavoro scaturito dall’interlocuzione di associazioni, partiti, movimenti e singoli cittadini che dovrebbe condurre ad una scelta unitaria e plurale, di governo e di società, anche nella nostra regione.
Come precisano gli stessi organizzatori, “attraverso il confronto e la discussione in quest’assemblea, si intende gettare le basi per costruire una proposta politica programmatica di riferimento ideale per la cittadinanza, i lavoratori, gli studenti, le donne, una proposta che vuole dare voce alle rivendicazioni, alle esigenze ed ai bisogni di democrazia. Costruire un’alternativa alle destre e ai populismi, senza accettare i dogmi delle politiche neoliberiste e il governismo del PD che ne attua la filosofia, è il compito che può riconnettere la Sinistra, le forze democratiche, i cittadini che hanno difeso la Costituzione nel referendum dello scorso dicembre, le associazioni ed i comitati che si battono con coerenza nella nostra regione per un altro modello di sviluppo, per il lavoro, il welfare, l’accoglienza, la solidarietà e la pace.”
L’ordine dei lavori dell’Assemblea regionale sarà il seguente:
– relazione introduttiva: sintesi del percorso politico giugno – dicembre 2017, a cura di Michele Negro.
– Relazione delle assemblee dai Territori: Udine: Emilia Accomando, Gorizia: Roberto Criscitiello, Pordenone: Laura Sartori, Trieste: Paolo Angiolini.
Relazioni sui programmi:
- EMERGENZA INFORMAZIONE: Fabio Folisi e Valerio Morelli
- AMBIENTE: Lino Santoro
- DISEGUAGLIANZA: Marino Calcinari
- LAVORO: Villiam Pezzetta
- INTEGRAZIONE e ACCOGLIENZA: Andrea Bellavite
- SCUOLA: Margherita Filippozzi e Roberto Calogiuri
Seguirà un dibattito.
La chiusura lavori è prevista per le ore 22,15
[Roberto Calogiuri]