Riforma enti locali: firmati i patti territoriali delle 18 Unioni del Friuli Venezia Giulia

Udine – Sono stati sottoscritti venerdì 10 novembre nella sede della Regione a Udine i patti territoriali delle 18 Unioni approvati dalla Giunta, con i rispettivi presidenti.

“I sindaci – ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani – non mettono insieme solo funzioni, servizi e competenze ma rilanciano, attraverso l’Intesa per lo sviluppo, i territori favorendone l’attuazione delle politiche di crescita”.

“I patti territoriali rappresentano la parte più innovativa della riforma degli Enti locali; un percorso compiuto assieme alle Unioni attraverso il quale sono stati individuati alcuni temi specifici di ogni singolo territorio sui quali si è fatto, insieme, un investimento triennale. Si tratta di risorse importanti che verranno utilizzate per ciò che serve”.

Frutto della concertazione avvenuta tra la Regione e gli Enti sulla base della l’Intesa per lo sviluppo regionale e locale, gli accordi individuano sia gli interventi da realizzare sia l’ammontare delle risorse regionali per ciascuna Unione.

Le risorse necessarie per la realizzazione degli interventi saranno impegnate entro trenta giorni a decorrere dalla stipula del patto.

Le risorse saranno utilizzate per interventi dedicati alla realizzazione di piste ciclabili, a progetti di messa in sicurezza del territorio, culturali, ambientali, di riqualificazione viaria fino all’efficientamento energetico, alla valorizzazione in chiave turistica del territorio, al recupero di fabbricati da destinare a scopi ricettivi e a favore dell’ecosostenibilità.

Nel dettaglio, i patti sottoscritti prevedono per l’Uti Agro Aquileiese una quota finanziata di 750.000 euro, per l’Unione del Canal del Ferro – Val Canale 660.000 euro, mentre sono 800.000 le risorse per la Carnia, 641.400 per il Carso Isonzo Adriatico, 750.000 per la Collinare, 660.000 per Collio – Alto Isonzo, 1 milione e 115 mila per l’Unione del Friuli Centrale, 600.000 per l’Uti del Gemonese, 860.000 per l’Uti Giuliana, 740.000 per quella del Livenza – Cansiglio – Cavallo, 575.000 per l’Uti Mediofriuli, 715.000 per l’Unione del Natisone, 930.000 per il Noncello, 630.000 per la Riviera Bassa Friulana, 756.000 per Sile e Meduna, 730.000 per l’Uti Tagliamento, 665.000 per quella del Torre e 1 milione per l’Unione delle Valli e delle Dolomiti Friulane.

Per Furio Honsell, presidente dell’Uti Friuli Centrale, intervenuto assieme agli altri presidenti o vicepresidenti delle 18 Unioni, la sigla odierna rappresenta un passaggio storico: “è la prima volta – ha osservato – che c’è un’effettiva condivisione, che si concretizza l’integrazione multilivello. Il traguardo odierno è innovativo, supera i confini regionali e permetterà di raggiungere e realizzare importanti obiettivi”.

Da parte sua, il presidente dell’Uti Collio-Alto Isonzo, Rodolfo Ziberna, ha precisato che: “per la nostra Uti, l’investimento si traduce in 660mila euro – ha indicato -; risorse che si declineranno in risultati significativi per il nostro territorio in particolare per la ciclabilità e per lo sviluppo industriale e turistico”.

Qui la mappa delle UTI del Friuli Venezia Giulia

Print Friendly, PDF & Email
Condividi