Svoltasi a Porcia la Giornata di commemorazione delle vittime del COVID-19

Pordenone – A Porcia si è svolta martedì 18 marzo la celebrazione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, un appuntamento istituito per onorare chi ha perso la vita a causa della pandemia e per riflettere sulle lezioni apprese da una delle tragedie più profonde della storia recente. Quest’iniziativa, osservata ogni anno in Italia, si inserisce in un contesto internazionale in cui il ricordo collettivo diventa strumento per rafforzare la solidarietà e promuovere sistemi sanitari più resilienti.

Cos’è la Giornata

La Giornata nazionale per le vittime del Covid-19 è un momento di commemorazione e riflessione, volto a mantenere viva la memoria di un periodo di grande dolore e a ricordare l’importanza della responsabilità e della libertà condivisa. A livello nazionale e internazionale, questo appuntamento rappresenta un monito: la pandemia ha evidenziato le fragilità dei sistemi sanitari e l’urgenza di cooperazione globale per fronteggiare emergenze future, oltre a riaffermare il valore insostituibile della vita e della solidarietà.

La commemorazione a Porcia

Davanti al municipio, ornato per l’occasione dalle bandiere a mezz’asta – simbolo di rispetto e lutto – si è svolta una solenne cerimonia alla presenza del sindaco Marco Sartini, di autorità locali e di alcune scolaresche della scuola media “Zanella”. L’evento, celebrato per la sesta volta dal 2020, ha offerto un’occasione di riflessione condivisa sul passato e sulle prospettive per il futuro.

Ha partecipato all’incontro in rappresentanza della Regione l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi:  “Non si costruisce il futuro se non c’è la memoria del passato – ha detto – non possiamo permetterci di dimenticare ciò che è accaduto con la pandemia. Da quell’esperienza abbiamo imparato alcune lezioni che non dobbiamo dimenticare. Dobbiamo invece farne tesoro, soprattutto, nel rispetto delle tante persone che sono morte in quelle circostanze e del dolore di chi è rimasto dopo aver perso un proprio caro. La traccia lasciata dell’immensa tragedia che abbiamo attraversato deve servirci ad affrontare meglio il domani.”

Ripercorrendo i difficilissimi momenti della gestione dell’emergenza, l’assessore ha poi sottolineato: “La tragica esperienza della pandemia ci lascia in eredità questi insegnamenti, che dobbiamo avere il coraggio di trasformare in patrimonio comune. Non dimentichiamo quanto è stato fatto e quanto ancora c’è da fare. La memoria è il nostro faro per costruire un futuro migliore, in cui la salute e la solidarietà sono al centro delle nostre priorità.”

La celebrazione della giornata non deve limitarsi ad un momento di lutto, ma dev’essere anche un invito a riflettere sulle fragilità emerse e impegnarsi per migliorare la risposta sanitaria e sociale in vista di eventuali future crisi.

Sul piano internazionale, il ricordo delle vittime del Covid-19 sottolinea l’importanza di un approccio collettivo e solidale, capace di unire nazioni e comunità nella lotta contro emergenze di portata globale.

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