Mercato del lavoro in FVG: occupazione in calo a marzo, segnali di ripresa nel trimestre

FVG – Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia mostra segnali di rallentamento per il mese di marzo, con una flessione delle assunzioni sia nell’industria (-9% rispetto a marzo 2024) sia nei servizi (-4,8%). In particolare, il comparto manifatturiero registra un calo dell’11,3%, mentre nei servizi le contrazioni variano dal -3,8% nel commercio al -5% nei servizi alle imprese e alle persone, passando per un -4,6% nel turismo, alloggio e ristorazione.

Secondo il report Excelsior Unioncamere, elaborato dal Centro Studi della Camera di commercio Pordenone-Udine, il quadro migliora nel trimestre marzo-maggio, con l’industria che resta in difficoltà (-10,5% rispetto allo stesso periodo del 2024), mentre i servizi segnano una leggera crescita (+0,05%). Il turismo, in particolare, è in aumento, con un incremento di 150 unità (+2,2%), mentre il commercio e i servizi alla persona rimangono stabili e i servizi alle imprese mostrano un lieve calo.

Le aziende del Friuli Venezia Giulia prevedono di assumere 8.710 lavoratori a marzo (-6,2% rispetto al 2024) e 28.370 nel trimestre (-3,4%). L’industria cerca 2.930 lavoratori per marzo e quasi 8.600 per il trimestre, con il manifatturiero che prevede rispettivamente 2.110 e 6.280 assunzioni. Nelle costruzioni si stimano 830 ingressi a marzo e 2.280 entro maggio. Nel terziario, le imprese programmano 5.780 assunzioni per marzo e 19.800 per il trimestre.

Il 56,2% delle assunzioni è considerato di difficile reperimento, soprattutto per la carenza di candidati. Tra le figure più richieste ma difficili da trovare spiccano gli analisti e specialisti nella progettazione di app (85,1%), i tecnici della distribuzione commerciale (83,3%) e gli ingegneri (79,9%). Anche nel settore delle costruzioni si riscontrano criticità, con l’84,6% degli operai specializzati addetti alle strutture edili di difficile reperibilità.

“Nonostante il quadro complesso, la lieve ripresa nel settore dei servizi ci fa sperare in una tenuta del sistema produttivo”, ha commentato Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di commercio Pn-Ud. Tuttavia, ha sottolineato, i costi elevati, in particolare dell’energia, incidono pesantemente sulle imprese. “È necessario intervenire per mitigare gli effetti dell’instabilità internazionale sull’economia”, ha concluso.

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