Trieste, tavolo di lavoro sul futuro dello stabilimento siderurgico della Ferriera
Trieste – Si è svolto lunedì 30 ottobre un incontro sulla Ferriera di Trieste, richiesto dalle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, per discutere sul futuro dello storico stabilimento siderurgico.
Hanno partecipato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, il segretario generale dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Mario Sommariva e i rappresentanti dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e di Siderurgica Triestina.
“All’azienda – ha detto la presidente – abbiamo ribadito che la diffida a ridurre la produzione rimane in vigore finché non sarà accertata l’efficacia degli interventi effettuati sull’altoforno, per la soluzione dei problemi che si erano manifestati negli ultimi tempi. Allo stesso tempo, sempre sul fronte ambientale, abbiamo indicato con forza la necessità di procedere prontamente con tutte le azioni necessarie per mettere in sicurezza i parchi minerari, mentre i progetti per le coperture degli stessi saranno oggetto di istruttoria al Ministero. Infine, per il rilancio occupazionale ci sono i 27 milioni messi in campo per l’Area di crisi industriale complessa di Trieste”.
Il tavolo, che è stato giudicato in maniera condivisa da Serracchiani e dal sindaco Dipiazza “estremamente operativo”, ha affrontato i temi legati al lavoro e all’ambiente, facendo il punto sull’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), sull’Accordo di programma e più in generale sull’Area di crisi industriale complessa, comprese le relative manifestazioni di interesse che riguardano non solo la Ferriera ma anche il comprensorio dell’ex Ezit e dell’ex Arsenale.
La presidente ha manifestato, a seguito delle aspettative dei lavoratori, la volontà di velocizzare il più possibile l’iter per l’ampliamento del laminatoio, in quanto l’ultimo progetto presentato dall’azienda non rientrava dell’Accordo di programma.
Per quel che riguarda l’opera di copertura dei parchi minerari, l’avvenuta presentazione del progetto da parte di Siderurgica Triestina al Ministero dell’Ambiente rientra nelle prescrizioni dell’Aia.
Sempre Serracchiani ha ricordato anche gli interventi di risanamento ambientale che come Commissario straordinario per la Ferriera di Servola sta seguendo con Invitalia (oltre 40 milioni), ai quali si somma lo stanziamento complessivo per il rilancio occupazionale dell’Area di crisi: 27 milioni, di cui 12 regionali e 15 statali.
A differenza del passato, sono state effettuate delle opere migliorative “che si possono toccare con mano: quindi affermare il contrario sarebbe una rappresentazione incoerente di quella che è la realtà dei fatti” ha rimarcato la presidente.
In particolare poi, su un’eventuale chiusura dell’area a caldo al di fuori di quello che è l’iter procedurale dell’Aia, Serracchiani ha ribadito come questo comporterebbe “lasciare in strada dall’oggi al domani quasi 500 famiglie” in una prospettiva di evidente difficoltà di ricollocazione occupazionale, in ragione del particolare profilo professionale di questi lavoratori.
Sul lato ambientale, ricordando la diffida e la sospensione dell’attività dell’altoforno, la presidente ha rilevato come ogni volta in cui si siano registrati degli sforamenti ai limiti fissati dall’Aia la Regione è sempre intervenuta prontamente.
Da parte sua il direttore generale dell’Arpa, Luca Marchesi, ha evidenziato la qualità e l’importanza del lavoro svolto sul piano dei controlli, che ha portato all’individuazione di diverse criticità sulle quali poi l’azienda ha adempiuto in base alle azioni prescritte.
Al termine dell’incontro è stato deciso di convocare un prossimo tavolo entro dicembre, per continuare l’opera di verifica di tutti i procedimenti e le azioni che riguardano la Ferriera e l’Area di crisi, compreso anche lo stato di attuazione dell’accordo con l’Istituto superiore di sanità per l’analisi dello stato di salute della popolazione residente nella zona.