Mercato del lavoro in FVG, segnali contrastanti. Bene i servizi, manifattura in calo

FVG – Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia continua a mostrare segnali contrastanti. Da un lato, il settore dei servizi prosegue la sua crescita, trainato dal commercio e dalla ristorazione; dall’altro, la manifattura fatica a mantenere il ritmo, con un calo delle assunzioni. È il quadro delineato dai dati Excelsior-Unioncamere, elaborati dal Centro studi della Camera di Commercio di Pordenone-Udine per il mese di febbraio e per il trimestre successivo.

Complessivamente, le aziende del Fvg prevedono 8.290 nuove assunzioni a febbraio, con una flessione del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, tra febbraio e aprile il numero totale di ingressi previsti sale a 28.260, registrando un incremento del 4,2%. Il settore dei servizi guida questa crescita, con 5.450 assunzioni programmate per febbraio (+5,8% rispetto all’anno precedente) e 19.820 nel trimestre (+12,4%). In particolare, il commercio segna un aumento del 24,8%, con 280 nuove figure richieste, mentre l’alloggio e la ristorazione crescono del 12,6%, con 150 nuovi posti di lavoro.

Di segno opposto il trend della manifattura, che registra 2.100 assunzioni a febbraio, con un calo del 12,1% rispetto allo stesso mese del 2024, e 6.220 nel trimestre (-11,1%). Anche il comparto delle costruzioni risulta in difficoltà, con un calo del 20,2% nelle assunzioni di febbraio.

Uno dei problemi più rilevanti resta la carenza di personale in alcuni settori chiave. «Anche a febbraio troviamo difficoltà nel reperire alcune figure professionali essenziali – sottolinea Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine –. Complessivamente, circa 4.800 posti di lavoro risultano difficili da coprire, pari al 58,3% delle assunzioni previste». Il problema è particolarmente evidente nella ristorazione: su 1.110 posizioni aperte, oltre 800 sono difficili da coprire, soprattutto per mancanza di candidati.

La situazione riguarda anche altri settori, con criticità nel reperire operai specializzati del settore alimentare, analisti di software, tecnici ingegneristici e personale edile. Nel complesso, il 20% delle assunzioni previste riguarda lavoratori immigrati, mentre un terzo delle opportunità è destinato a giovani under 30.

Lo scenario che emerge evidenzia la necessità di politiche mirate per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto nei settori che continuano a crescere ma non trovano abbastanza personale per soddisfare le esigenze del mercato.

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