Il governatore Fedriga sul terzo mandato: la proposta della Lega non può essere ignorata
Trieste – Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, durante un evento istituzionale ha risposto ad una domanda sul tema del terzo mandato per i governatori di Regione.
Il governatore ha sottolineato che all’interno del centrodestra ci sono opinioni divergenti sul terzo mandato, auspicando una sintesi tra le posizioni. Ha evidenziato che la proposta di un partito di maggioranza, la Lega, non può essere ignorata con un semplice “non siamo d’accordo” e ha ricordato come alcuni partiti oggi contrari al terzo mandato avessero precedentemente sostenuto questa possibilità per un loro governatore in Piemonte.
Fedriga ha quindi invitato a considerare le dinamiche politiche attuali e a non liquidare la questione con superficialità. A suo avviso, la decisione sul terzo mandato dovrebbe essere presa dal Consiglio regionale e ha invitato a un confronto serio sul tema, evidenziando la necessità di una sintesi tra le diverse posizioni all’interno del centrodestra.
Al contrario, il ministro di Fratelli d’Italia Luca Ciriani ha espresso una posizione contraria al terzo mandato, sostenendo che non è necessario e che la democrazia richiede un ricambio.
Forza Italia, attraverso il suo responsabile nazionale per gli Enti locali Maurizio Gasparri, ha ribadito una posizione negativa sul terzo mandato, affermando che non ci sarà supporto per tale proposta
Il terzo mandato, pro e contro
Le discussioni sul terzo mandato per i governatori di Regione in Italia hanno sollevato una serie di discussioni. Una delle critiche più ricorrenti riguarda il rischio di concentrazione del potere. Molti temono che permettere a un governatore di rimanere in carica per un periodo prolungato possa portare a una situazione in cui il potere si accumula eccessivamente nelle mani di un singolo personaggio politico. Questo scenario è visto come potenzialmente dannoso per la democrazia, poiché un ricambio regolare dei leader è fondamentale per garantire la rappresentatività e la salute delle istituzioni democratiche.
Inoltre, c’è il timore che l’abolizione dei limiti ai mandati possa alimentare pratiche di clientelismo e personalizzazione del potere. Se un governatore ha la possibilità di restare in carica per più mandati, potrebbe utilizzare la sua posizione per consolidare il proprio controllo e influenzare le elezioni future, distorcendo così le dinamiche democratiche.
Un altro aspetto preoccupante è il messaggio che questa proposta potrebbe inviare ai cittadini. Permettere ai politici di rimanere al potere indefinitamente potrebbe far sembrare che siano più interessati a mantenere il loro posto piuttosto che a rispondere alle reali esigenze della popolazione. Questo potrebbe contribuire a un ulteriore calo della partecipazione elettorale, già in atto, e generare disaffezione verso le istituzioni.
A favore del terzo mandato ci sono questioni legate alla costituzionalità della legge che limita i mandati. Alcuni sostengono che questa limitazione possa essere interpretata come un attacco alla sovranità popolare e alla libertà di scelta degli elettori. Se il popolo desidera rieleggere un governatore, molti ritengono che non dovrebbero esserci ostacoli legali a farlo.