Luigino Pozzo nuovo presidente di Confindustria Udine. Nel programma, innovazione e centralità dell’impresa
Udine – Luigino Pozzo è stato eletto presidente di Confindustria Udine durante l’assemblea dei delegati riunitasi a Palazzo Torriani. L’elezione, avvenuta all’unanimità per acclamazione, ha segnato un momento importante per l’associazione, che si affida ora alla guida di Pozzo per i prossimi quattro anni.
L’assemblea ha anche approvato la nomina dei tre vicepresidenti elettivi: Chiara Valduga, che svolgerà anche il ruolo di vicaria, Nicola Cescutti e Mario Toniutti.
Nel discorso di insediamento, Pozzo ha delineato un programma ambizioso incentrato sull’innovazione, sull’unità e sulla centralità dell’impresa. “Non puntiamo ad essere una Confindustria grande, ma una Confindustria speciale – ha affermato il neopresidente – capace di evolvere e di portare avanti progetti innovativi per i nostri associati”.
Imprese al centro del sistema
Pozzo ha ribadito con forza la necessità di mettere le aziende e gli imprenditori al centro del sistema economico e sociale. “Senza l’impresa non c’è sviluppo, futuro o occupazione. È essenziale lavorare per garantire alle aziende il ruolo centrale che meritano”. Confindustria Udine, che contribuisce al 43% del PIL regionale, sarà chiamata a distinguersi non solo per le dimensioni, ma per la capacità di innovare e di rispondere alle sfide del futuro.
Il neopresidente ha evidenziato l’importanza del Consiglio Generale come fulcro della squadra dirigente. Attraverso una stretta collaborazione con i capigruppo e i vicepresidenti, Pozzo punta a rafforzare il legame tra le imprese e l’associazione, promuovendo soluzioni concrete ai problemi degli imprenditori.
Dialogo con istituzioni, politica e sindacati
Tra le priorità, il dialogo con la politica e le istituzioni. Pozzo ha sottolineato l’importanza di rimanere indipendenti: “Dialogare con tutti, ma schierarsi con nessuno. Il nostro compito è creare valore”. Le proposte della nuova dirigenza saranno orientate a favorire la crescita delle imprese, promuovendo un lavoro sinergico con altre associazioni di categoria.
Un tema chiave sarà anche la collaborazione con il sindacato. Pozzo si è detto pronto a costruire un rapporto costruttivo, adeguato ai cambiamenti imposti dalla rivoluzione tecnologica, per affrontare insieme le sfide del mercato del lavoro.
Capitale umano, immigrazione e inclusione sociale
Grande attenzione sarà riservata alla formazione del capitale umano, con un focus sui rapporti con scuole e università. Pozzo ha sottolineato come la crescita delle aziende sia legata alla disponibilità di personale qualificato. Tra le proposte avanzate: borse di studio, programmi di ospitalità, e una maggiore collaborazione per orientare i piani formativi verso le esigenze delle imprese, soprattutto in ottica di innovazione tecnologica.
In tema di immigrazione qualificata, il neopresidente ha evidenziato la necessità di colmare il crescente divario tra domanda e offerta di lavoro, stimando una carenza di 100mila lavoratori in Friuli Venezia Giulia entro il 2030. “Dobbiamo sviluppare un sistema di integrazione che garantisca dignità e promuova sviluppo sociale e aziendale”, ha dichiarato Pozzo, ponendo le imprese al centro del processo.
Pozzo ha anche parlato di inclusione sociale, sottolineando l’importanza di sostenere persone con disabilità attraverso strutture specializzate e interventi mirati, in grado di migliorare la qualità della vita e di offrire opportunità reali.
Sicurezza sul lavoro e sostenibilità
La sicurezza sul lavoro sarà una delle priorità del mandato. Pozzo ha denunciato il carico che spesso grava sugli imprenditori, proponendo un approccio innovativo basato su tecnologie avanzate per prevenire gli incidenti. “Dobbiamo affrontare questo tema con determinazione, perché la riduzione degli infortuni sul lavoro è un obiettivo condiviso da tutti gli imprenditori”.
Per quanto riguarda l’energia, il programma del neopresidente punta sulle fonti rinnovabili, ma con una visione bilanciata che considera anche altre opzioni per garantire la sostenibilità energetica.
Welfare aziendale e infrastrutture
Pozzo ha sottolineato la necessità di riqualificare le zone industriali per renderle più attrattive per i lavoratori. Tra le proposte, l’introduzione di servizi come trasporti pubblici efficienti, palestre, asili nido e centri estivi. “Dobbiamo spingere il sistema verso un welfare aziendale che risponda alle esigenze di imprese e dipendenti”, ha affermato.
Un altro aspetto cruciale sarà il miglioramento delle infrastrutture territoriali, dalla viabilità stradale e ferroviaria al potenziamento dei porti e degli interporti. Tra le opere urgenti, il completamento della tangenziale sud di Udine e il rilancio di Porto Nogaro.
Un futuro di innovazione e internazionalizzazione
Pozzo ha infine rimarcato l’importanza dell’innovazione tecnologica e della collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca per mantenere la competitività internazionale. Il sostegno alle piccole e medie imprese passerà attraverso l’internazionalizzazione e l’accesso a strumenti finanziari regionali.
Nel concludere, il neopresidente ha ribadito la necessità di unire le forze per affrontare i grandi temi del futuro, dai mega trend globali alla protezione dell’impresa e dell’imprenditore. “I problemi non si risolvono con slogan, ma con impegno, lavoro e responsabilità”, ha dichiarato, lanciando un messaggio di fiducia e determinazione per il nuovo corso di Confindustria Udine.