Lavoro in Friuli Venezia Giulia, inizio anno tra luci e ombre. In crescita i servizi, l’industria soffre
FVG – Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia presenta un quadro articolato e complesso, come emerge dal report di gennaio 2025 Excelsior-Unioncamere, elaborate per il Fvg dal Centro studi Camera di commercio Pordenone-Udine. Tra previsioni di assunzione, difficoltà di recruiting e dinamiche settoriali, il documento traccia le principali tendenze che stanno influenzando la regione.
Previsioni di assunzione
Per il mese di gennaio 2025 si prevedono circa 497.000 nuove assunzioni, con un incremento significativo nel trimestre gennaio-marzo, durante il quale si stima un totale di 1,4 milioni di contratti. Tuttavia, il panorama è caratterizzato da andamenti divergenti tra i diversi settori produttivi.
Il terziario appare in leggera crescita e traina l’occupazione nella regione, mentre l’industria continua a risentire delle incertezze economiche e geopolitiche, con un calo delle assunzioni che si fa sempre più marcato.
Dettagli Settoriali
Il report fornisce un quadro più dettagliato delle dinamiche settoriali:
- Servizi: Circa il 70% delle nuove assunzioni è previsto in questo comparto. I principali driver sono i servizi di ristorazione e alloggio, con 1.590 nuove assunzioni stimate, seguiti dal commercio (1.320) e dai servizi alle persone (830). Questi numeri confermano il ruolo chiave del terziario nella creazione di posti di lavoro nella regione.
- Industria: Il settore manifatturiero mostra segnali di difficoltà. Si prevede una contrazione di 380 assunzioni rispetto a gennaio 2024, evidenziando un trend negativo che riflette la pressione di un contesto economico instabile.
Le difficoltà del recruiting
Nonostante i numeri complessivi, la ricerca di personale qualificato rimane una sfida cruciale per le imprese. Il 56% delle aziende intervistate segnala difficoltà nel reperimento di risorse umane adeguate, soprattutto per profili tecnici altamente specializzati come ingegneri e tecnici esperti. Questa carenza rischia di frenare ulteriormente la competitività del sistema produttivo regionale.
Uno sguardo al futuro
Il report evidenzia una fase di trasformazione per il mercato del lavoro in FVG. Il dominio del settore dei servizi nella creazione di nuove opportunità occupazionali appare sempre più consolidato, mentre l’industria deve fare i conti con sfide di ampia portata. Le difficoltà di recruiting sottolineano l’importanza di politiche mirate a potenziare la formazione e l’adattamento alle nuove esigenze del mercato.
Commenti politici
“Il quadro dell’occupazione che emerge e si profila per quest’anno dovrebbe indurre chi governa questa regione e il Paese ad abbandonare narrazioni propagandistiche e ad occuparsi concretamente dei problemi reali e quotidiani delle persone, a partire da quelle più in difficoltà”. Lo afferma la responsabile regionale Lavoro Pd Fvg Valentina Francescon, commentando i segnali contrastanti nel mercato del lavoro.
Per l’esponente dem “a preoccupare tra l’altro sono anche i dati relativi alle nuove assunzioni che vedono la netta prevalenza, 74% del totale, di contratti a termine o altre forme contrattuali mentre solo il 26% delle entrate nel mondo lavoro sarà con contratti a tempo indeterminato o con apprendistato. Bassa inoltre la quota di under 30, che in media si attesta al solo 28%”.
“È uno spaccato che mostra un progressivo impoverimento dell’occupazione regionale e che – sottolinea Francescon – sottende ad una sfiducia generale: delle imprese, che con nubi all’orizzonte e calo di commesse non assumono, ma anche dei giovani che, come confermano le rilevazioni, hanno una spiccata propensione a cercare altrove un lavoro più sicuro e più dignitoso”.