Autostrade Alto Adriatico, il punto di fine d’anno: pedaggi invariati per il prossimo biennio
Cervignano del Friuli (Ud) – La festa di fine anno del Fis, il Fondo Interno di Solidarietà di Autostrade Alto Adriatico, che si è tenuta all’hotel Internazionale a Cervignano del Friuli giovedì 19 dicembre, è stata l’occasione per fare il punto sui risultati della Concessionaria autostradale.
Il piano economico finanziario di Autostrade Alto Adriatico, consegnato al ministero delle infrastrutture, prevede opere del valore di un miliardo 895 milioni di euro nei prossimi trent’anni e la proposta di lasciare immutati i pedaggi almeno per il prossimo biennio, così come lo sono stati dal 2018 su tutta la rete di competenza.
Negli ultimi anni Autostrade Alto Adriatico ha investito 669 milioni di euro in Friuli Venezia Giulia per opere che includono l’adeguamento delle barriere di sicurezza nel tratto Lisert – Redipuglia, la costruzione delle barriere fonoassorbenti lungo la A28, l’adeguamento di alcuni caselli e piste di svincolo, la manutenzione straordinaria e il rifacimento di ponti e cavalcavia non compresi nella terza corsia, fino alla realizzazione del tratto a tre corsie tra il Nodo di Palmanova fino a Villesse.
Tra gli obiettivi raggiunti, la conclusione del tratto a tre corsie tra Alvisopoli e Portogruaro e il completamento dell’ultimo miglio del raccordo tra l’autostrada A34 e la H4 (autostrada slovena) a Gorizia, in tempo per GO!2025.
“La Regione è orgogliosa di questa società che è una grande famiglia come dimostra l’evento sociale di oggi. L’aumento di capitale di 100 milioni di euro deciso dall’Amministrazione regionale è solo una delle scelte che dimostrano la vicinanza della Regione ad Autostrade Alto Adriatico reputandola fondamentale per la strategia di governo”.
Lo ha detto l’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante, portando oggi i saluti del governatore Massimiliano Fedriga e di tutta la Giunta all’evento celebrativo, a cui hanno preso parte anche il presidente dell’azienda Marco Monaco e il direttore generale Giorgio Damico.