Aggressione e morte dell’imprenditore giapponese Tominaga, si è svolta la prima udienza del processo
Si è svolta presso il tribunale di Udine, con il giudice Roberta Paviotti a presiedere, la prima udienza del processo relativo alla morte dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga. La sessione, durata poco più di un’ora, ha coinvolto i difensori dei tre imputati: Samuele Battistella, Abdallah Djouamaa e Daniel Wedam, accusati di omicidio preterintenzionale.
Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese di 56 anni, era morto a Udine il 22 giugno 2024. Tominaga era stato aggredito dopo aver difeso un ragazzo durante una rissa in un locale etnico, subendo un colpo al volto da Battistella che aveva causato gravi lesioni craniche e un arresto cardiocircolatorio fatale
Gli avvocati degli imputati hanno avanzato richiesta di rito abbreviato per i propri assistiti. Il giudice ha accolto tale istanza e ha riconosciuto la costituzione delle parti civili, che comprendono i familiari di Tominaga e un amico dell’imprenditore, rappresentati dall’avvocato Alberto Tedeschi. Una ulteriore parte civile, uno dei due cittadini ucraini coinvolti nella rissa che ha preceduto la morte di Tominaga, era rappresentata da Anna Caserta, sostituita in aula da Ester Soramel.
Durante l’udienza, è stata disposta una perizia psichiatrica per Abd Allah Djouamaa, su richiesta del suo legale Guido Galletti. Parallelamente, l’avvocato Stefano Arrigo, difensore di Battistella, ha ottenuto la scarcerazione del suo cliente, che sconterà gli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico. Il giudice ha aggiornato il procedimento fissando la prossima udienza per il 16 gennaio, data entro la quale verrà presentata la perizia psichiatrica commissionata all’esperto incaricato.