Emergenza acqua nelle Valli del Natisone, si ripuliscono tubature in attesa delle analisi di Asufc

Udine – A un mese dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata alla presenza di idrocarburi nell’acqua potabile delle Valli del Natisone, i cittadini della frazione di Ieronizza nel comune di Savogna continuano a segnalare l’odore di gasolio proveniente dai rubinetti delle proprie abitazioni.

Nonostante la revoca, avvenuta l’8 novembre, dell’ordinanza del Comune di Savogna del 16 ottobre che dichiarava la non potabilità dell’acqua nelle frazioni coinvolte, alcune abitazioni continuano a riscontrare problemi legati al cattivo odore. Situazione diversa, invece, per il Comune di Pulfero, dove l’ordinanza di non potabilità è ancora in vigore in alcune frazioni interessate dall’inquinamento idrico. A Pulfero si attende l’esito delle ultime analisi condotte dall’Azienda sanitaria per ottenere il via libera alla revoca. Preoccupante è il dato emerso dalle penultime analisi effettuate nella frazione di Mersino, che evidenziavano valori di idrocarburi nell’acqua superiori al limite consentito dalla legge.

Nella giornata di ieri, giovedì 14 novembre, tecnici del CAFC (Consorzio acquedotto Friuli Centrale), affiancati da una ditta specializzata di Brescia esperta in lavaggi di tubazioni, hanno effettuato un sopralluogo esterno presso le abitazioni della località di Ieronizza per definire le prossime fasi operative mirate alla risoluzione del problema dell’odore persistente.

A partire dal pomeriggio di mercoledì 19 novembre e fino a giovedì 21 novembre, si procederà con la pulizia delle tubature interne delle case interessate. Durante queste operazioni, che dureranno alcune ore, sarà necessario interrompere l’utilizzo di elettrodomestici che impiegano acqua. Al termine dell’intervento, verrà effettuato un flussaggio abbondante della rete idrica per eliminare eventuali residui del trattamento.

Come comunicato dal CAFC, dopo le operazioni di lavaggio dovrebbero essere condotte ulteriori analisi per verificare lo stato dell’acqua e accertare l’efficacia del disinfettante utilizzato. Solo successivamente si potrà garantire il ripristino completo della qualità dell’acqua potabile.

Nel frattempo, il CAFC continuerà a fornire sacchetti da 3 litri di acqua potabile agli abitanti delle frazioni, come fatto fin dall’inizio dell’emergenza, e si prevede che il rifornimento proseguirà fino a quando il problema dell’odore non sarà definitivamente risolto.

I cittadini di Ieronizza rimangono vigili e sperano che questa problematica venga risolta al più presto, sottolineando il disagio significativo che ormai si protrae da un mese. Pur riconoscendo gli sforzi in corso, chiedono alle autorità competenti maggiore celerità e trasparenza nella gestione di questa emergenza, che sta ancora compromettendo la quotidianità e la salute delle famiglie della zona.

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