Italia virtuosa nel consumo di sigarette di contrabbando, numeri bassi ed in calo
Trieste – Giovedì 7 novembre, al Savoia Excelsior Palace di Trieste, si è tenuto l’incontro “Un brutto vizio: il commercio illecito nel settore dei tabacchi”, promosso dalla Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema alimentare in collaborazione con Philip Morris Italia, nell’ambito del Tavolo M.A.C.I.S.T.E (Monitoraggio Agromafie Contrasto Illecito Settori Tabacchi). L’evento ha fatto il punto sulla lotta al contrabbando di sigarette in Italia e, in particolare, nella regione Friuli Venezia Giulia, da tempo una delle aree più colpite a causa della vicinanza con il confine sloveno.
Secondo i dati presentati, il Friuli Venezia Giulia ha visto un calo del consumo di sigarette illecite, che ora rappresentano il 12% del totale, pari a circa 150 milioni di sigarette. Piergiorgio Marini, rappresentante di Philip Morris Italia, ha sottolineato come l’impegno congiunto di autorità e imprese stia dando risultati tangibili, pur evidenziando la necessità di mantenere alta l’attenzione per contrastare un fenomeno che in Europa ha registrato un incremento, con oltre 35 miliardi di sigarette illecite consumate e perdite fiscali di circa 11,6 miliardi di euro.
Nel contesto europeo, l’Italia si conferma tra i Paesi con il più basso consumo di sigarette illecite, solo l’1,8%, pur con ingenti sequestri e numerose operazioni di contrasto. “Il nostro Paese è spesso un punto di transito per le rotte del contrabbando che dall’Africa, dall’Europa dell’Est e dai Balcani puntano verso mercati come Francia e Regno Unito, dove il prezzo delle sigarette è più alto,” ha spiegato Carlo Ricozzi, coordinatore del Tavolo M.A.C.I.S.T.E. e già Generale della Guardia di Finanza.
L’incontro ha rafforzato l’importanza di un approccio integrato e di un contesto normativo stabile per proseguire efficacemente nella lotta al commercio illecito di tabacchi, un fenomeno che penalizza tanto l’economia quanto la salute pubblica.