Il Consiglio di Stato sospende le decisioni del TAR sui centri islamici di Monfalcone
Monfalcone (Go) – Il Consiglio di Stato ha accolto le richieste del Comune di Monfalcone, stabilendo la sospensione degli effetti delle sentenze del TAR che avevano respinto i provvedimenti comunali riguardanti i centri islamici locali. Il Comune, che aveva emesso provvedimenti per il cambio di destinazione d’uso di immobili utilizzati per scopi religiosi, aveva contestato al TAR la legittimità dell’uso non conforme alle norme edilizie e urbanistiche.
Il Consiglio di Stato, con tre ordinanze, ha ritenuto valide le motivazioni addotte dal Comune, richiedendo un approfondimento nel merito della questione. L’intervento si basa sul riconoscimento dei requisiti del fumus boni iuris e del periculum in mora, ovvero l’esistenza di elementi sufficienti per ritenere che la questione necessiti di ulteriori verifiche giudiziarie.
L’ex sindaco Anna Cisint, oggi eurodeputata e assessore comunale alle Priorità Strategiche, ha commentato la decisione come un segnale di “rafforzamento della linea di legalità” dell’amministrazione, in attesa della sentenza definitiva. Cisint ha sottolineato come il rispetto delle norme edilizie sia un principio fondamentale per garantire accessibilità e vivibilità urbana.
La decisione, sebbene provvisoria, rappresenta un passaggio importante nel percorso giudiziario che coinvolge i centri islamici di Monfalcone, con impatti attesi sulle normative locali in materia di destinazione d’uso degli immobili.