Resta sospensione del trattato di Schengen, l’opposizione: controlli sono propaganda e costano

Trieste – “Il temporaneo ripristino dei controlli alle frontiere tra Italia e Slovenia ha prodotto un importante effetto deterrente degli ingressi irregolari e visti gli ottimi risultati, ad oggi, il governo non ha ancora fatto alcuna valutazione su una eventuale sospensione della misura introdotta un anno fa.” Lo ha reso noto Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.

“Ho parlato con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che mi ha rassicurato sull’efficacia dei controlli – ha precisato – dal 21 ottobre scorso, per quanto concerne l’Italia, sono stati ritracciati al confine con la Slovenia circa 4.900 migranti irregolari, delle oltre 1600 persone denunciate a seguito dei controlli, 262 sono state arrestate, di queste 135 per favoreggiamento della immigrazione clandestina”.

“Il ministro Piantedosi mi ha anche confermato che ad ora non è prevista alcuna modifica allo stato vigente”, ha concluso Ciriani.

Caterina Conti segretaria Pd FVG: errore del Governo proseguire la sospensione

“Un errore del Governo e una doccia fredda sulle speranze di veder finire con il nuovo anno questo regime di militarizzazione dei confini che, nonostante le cifre sbandierate, ha creato più disagi che benefici oltre a costi milionari a carico delle casse pubbliche. Purtroppo non sono serviti gli auspici dei sindaci di Gorizia e Nova Gorica, che evidentemente dovranno celebrare GO!2025 con i controlli attivi. E non serve nemmeno lo scandalo quotidiano dei migranti che continuano a bivaccare nel centro di Trieste, com’era largamente previsto. Ci è stato detto che la sospensione di Schengen doveva essere in funzione antiterrorismo, ma ora lo scopo è evidentemente un altro, ed è solo propagandistico”.

Lo afferma la segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti, replicando al ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il quale ha reso noto di aver appreso dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che “ad ora non è prevista alcuna modifica allo stato vigente” riguardo la sospensione degli accordi di Schengen sul confine tra Italia e Slovenia.

Un anno di controlli: le perplessità

I controlli di confine erano stati ripristinati il 21 ottobre 2023 e prorogati fino al 19 giugno 2024, e quindi oltre, di 6 mesi in 6 mesi, con motivazioni legate alla sicurezza nazionale e al rischio di terrorismo.

Le autorità italiane, incluso il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che terroristi possano infiltrarsi tra i migranti in arrivo dal Medio Oriente.

In generale ci sono perplessità riguardo alla misura, legate all’impatto della sospensione sulla vita quotidiana dei cittadini, sul commercio e l’economia, specialmente in vista di eventi significativi come Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura 2025.

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