Rapporto INPS 2023: in FVG luci ed ombre. Cresce l’economia ma si indebolisce il quadro sociale

Trieste – Il Rapporto sociale Friuli Venezia Giulia 2023, presentato dall’INPS a Trieste l’11 ottobre, traccia un quadro complessivamente positivo per l’economia regionale.

Crescita economica stabile in Friuli Venezia Giulia

Il Prodotto Interno Lordo ha raggiunto i 43 miliardi di euro, con una crescita stabile negli ultimi cinque anni. Nonostante un limitato ricorso agli ammortizzatori sociali, il mercato del lavoro regionale sta attraversando una fase di trasformazione, come evidenziato dal direttore regionale INPS, Mauro Saviano, durante la presentazione.

Il presidente del Comitato regionale INPS, Fabio Nemaz, e il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, Roberto Ghiselli, hanno sottolineato la qualità delle performance del sistema previdenziale del Friuli Venezia Giulia, che si posiziona ai vertici nazionali.

Preoccupa l’invecchiamento della popolazione

Tuttavia, Ghiselli ha evidenziato preoccupazioni legate al calo demografico e all’invecchiamento della popolazione, tendenze che l’immigrazione non riesce a compensare. “È necessario prevedere nuove soluzioni per integrare più soggetti nel mercato del lavoro”, ha affermato Ghiselli.

Un mercato del lavoro in trasformazione

Sul fronte occupazionale, il 2023 ha registrato un cambiamento rilevante: mentre il numero delle imprese diminuisce, aumentano gli addetti nelle imprese attive. Saviano ha spiegato che il Rendiconto sociale mira a informare i cittadini sui risultati conseguiti dall’INPS e sulle attività di maggior impatto per il territorio, evidenziando la volontà dell’istituto di generare valore pubblico.

L’impegno della Regione

L’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, intervenuta alla presentazione, ha ribadito l’impegno della Giunta a rafforzare il welfare sociale, con l’obiettivo di affrontare le criticità demografiche e migliorare ulteriormente la qualità della vita in Friuli Venezia Giulia. Zilli ha anche ricordato la misura approvata nell’assestamento di luglio, con uno stanziamento di 45 milioni di euro in tre anni, a sostegno dei pensionati con redditi inferiori a 15mila euro di Isee. “È un aiuto concreto per chi ha dato tanto al nostro tessuto economico e sociale e oggi si trova in difficoltà”, ha dichiarato l’assessore.

Criticità economiche e sociali

Nonostante i risultati positivi, le criticità non mancano. Valentina Francescon, responsabile Lavoro del Pd Fvg, ha messo in luce problematiche quali l’aumento della precarietà contrattuale, il lavoro nero e irregolare, e la disparità occupazionale tra uomini e donne. Francescon ha sottolineato che, nonostante i recenti dati sull’occupazione record, le donne continuano a essere meno impiegate rispetto agli uomini, con un aumento significativo delle richieste di Naspi da parte delle lavoratrici. Ha anche espresso preoccupazione per l’aumento del costo della vita e le crescenti difficoltà economiche delle famiglie, invitando a una lettura più attenta dei dati occupazionali.

l divario tra i dati economici presentati dalla Giunta regionale e la realtà vissuta quotidianamente dalle famiglie in Friuli Venezia Giulia è motivo di preoccupazione per Caterina Conti, segretaria regionale del Pd Fvg. “Le famiglie affrontano ogni giorno stipendi e pensioni che non aumentano, mentre le spese continuano a crescere. Questo scenario si scontra con le visioni troppo ottimistiche della Giunta”, afferma Conti, sottolineando come i dati economici dovrebbero essere interpretati alla luce delle reali difficoltà sociali.

Disagio diffuso: 75 mila cittadini con Isee sotto i 6 mila euro

Conti invita a maggiore prudenza nel celebrare le performance economiche della regione, ricordando che oltre il 26,8% delle famiglie ha visto peggiorare la propria condizione economica. Più di 75 mila persone, infatti, vivono con un Isee inferiore a 6 mila euro, una situazione che descrive un profondo disagio. Le Caritas diocesane, inoltre, stanno affrontando un aumento costante di richieste di aiuto, segno di una difficoltà sociale sempre più estesa.

Chiusure di esercizi commerciali e crisi industriali

A complicare il quadro economico si aggiungono i dati sulla chiusura di mille esercizi commerciali tra il 2021 e il 2023, resi noti recentemente dall’assessore Bini. A ciò si sommano le grandi crisi industriali della regione, che non sembrano avere soluzioni a breve termine.

Crescita dei prezzi e sacrifici per le famiglie

Nonostante l’aumento della spesa media mensile per consumi delle famiglie nel 2023, il tenore di vita non è migliorato per molti cittadini della regione. I prezzi sono aumentati, ma gli stipendi e le pensioni restano fermi, spingendo le famiglie a fare sempre più sacrifici. “C’è una diffusa debolezza economica e sociale che non possiamo ignorare”, conclude Conti, invitando a una maggiore consapevolezza della situazione e alla ricerca di soluzioni concrete per migliorare il benessere dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.

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