Allerta meteo per vasta perturbazione atlantica. Piogge con accumuli record nelle Prealpi Giulie
Palmanova – La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha emesso ieri 26 settembre un’allerta meteo di criticità “gialla” valida dalle 00:00 di venerdì 27 settembre fino alle 23:59 dello stesso giorno, in seguito alle previsioni di condizioni atmosferiche avverse.
Secondo il bollettino emesso dal Centro Funzionale Decentrato (CFD), una vasta depressione proveniente dall’Europa nord-occidentale ha portato correnti sudoccidentali molto umide sulla regione, con piogge e temporali di intensità variabile.
Nelle ultime 12 ore sono caduti quasi 300 mm di pioggia ad Uccea (UD), valore record in 12 ore, e circa 200 mm nella zona di Musi e del Matajur (UD). Sulle Prealpi Carniche e in Carnia sono caduti fino a 100 mm ma solo localmente. Sulla costa soffia Scirocco con raffiche sui 60-70 km/h.
Effetti al suolo
Alla Sala Operativa Regionale sono pervenute le seguenti segnalazioni relative all’evento in corso:
- chiusura guado del Ponte della Motta pertanto risulta chiusa la strada da Nimis a Savorgnano al
Torre; - chiusura del guado del Malina a Remanzacco;
- alberi o rami caduti sulla viabilità a Pontebba in frazione di Studena bassa e in comune di Resia
sulla strada verso Uccea; - in comune di Pulfero si registra una frana lungo la strada che da Pulfero porta a Mersino;
- a Pulfero è segnalato allagamento lungo la strada a causa innalzamento fiume Natisone.
Al NUE 112 sono pervenute da inizio evento 4 segnalazioni relative ad allagamenti o alberi caduti.
Rete idrografica
Si registra un innalzamento dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua del Bacino dell’Isonzo e del Tagliamento. In particolare hanno superato la prima soglia di riferimento e sono in diminuzione:
- il fiume Natisone a Cividale del Friuli;
- il torrente Torre a Musi e Tarcento;
- il torrente Cornappo a Ponte Sambo e Molmentet.
Hanno superato la prima soglia di riferimento e sono in aumento o stabili:
- il Fella a Dogna e Moggio Udinese;
- l’Aupa a Pradis;
- il fiume Tagliamento a Invillino e Ponte Armistizio
Attualmente lo scarico della diga di Salcano è di 1034 mc/s leggermente in calo.
Nel corso delle prossime ore si prevede un aumento dei livelli idrometrici di riferimento del fiume Isonzo a Gorizia e Gradisca d’Isonzo.
Il meteo
Le Prealpi Giulie sono tra le zone maggiormente colpite, con piogge molto intense e temporali che hanno causato disagi. Anche il resto della zona montana ha visto precipitazioni abbondanti, seppur meno intense man mano che ci si avvicina al Veneto. La costa è interessata da forti venti meridionali, che potrebbero generare mareggiate, specialmente tra Lignano e Grado. In montagna soffia un vento sostenuto da sud-ovest.
Evoluzione nel corso della serata
Cielo in prevalenza coperto con piogge ancora intense e temporalesche ma intermittenti sulle Prealpi Giulie e nella valle dell’Isonzo in Slovenia; sul resto della regione avremo variabilità con piogge da moderate ad abbondanti e locali temporali, ma vi saranno anche fasi di tempo migliore. Sulla costa soffierà vento sostenuto da sud, con possibilità di mareggiate tra Lignano e Grado. Sabato 28 settembre il vento ruoterà a nord-est. La Bora potrà raggiungere i 60-70 km/h nel golfo di Trieste. Vento poi in calo in nottata.
Le zone di criticità
L’allerta riguarda in particolare due zone del Friuli Venezia Giulia:
- Zona FVG-B (Prealpi Giulie): è stato dichiarato lo stato di criticità gialla per rischio idrogeologico dovuto a temporali e piogge molto intense. Vento forte e rischio di fenomeni temporaleschi significativi caratterizzano l’allerta.
- Zona FVG-C (costiera): anche qui vige un’allerta gialla per criticità idraulica a causa delle abbondanti piogge e del vento forte, con rischio di mareggiate lungo le coste esposte.
Nessuna criticità rilevante è prevista invece per le zone FVG-A e FVG-D, dove non sono attese precipitazioni intense o altri fenomeni atmosferici significativi.
Rischi e raccomandazioni
La Protezione Civile avverte che potrebbero verificarsi problemi locali alla rete idrografica minore, con possibili allagamenti in aree urbane e difficoltà di drenaggio. Fenomeni di instabilità dei pendii e frane potrebbero interessare le aree montane e collinari.
Nella pianura e nei principali corsi d’acqua, in particolare nel bacino dell’Isonzo, è previsto un possibile innalzamento del livello delle acque. Infine, sulle coste sono attese mareggiate che potrebbero causare interruzioni del traffico lungo le strade litoranee.
Si consiglia alla popolazione di prestare attenzione agli aggiornamenti meteorologici e di seguire le indicazioni della Protezione Civile per eventuali interventi preventivi o emergenziali.