Violenze sessuali, reati informatici, estorsioni, droga, rapine: Trieste al 15° posto in Italia per criminalità
Milano – Trieste è al 15° posto nell’indice della criminalità 2024. È quanto emerge dal consueto studio pubblicato dal quotidiano economico “Sole 24 ore” che fa parte del più ampio contesto dell’indagine compiuta dallo stesso giornale sulla qualità della vita nelle province capoluogo.
Trieste è anche la prima città tra le quattro province del Friuli Venezia Giulia, con 9.634 denunce nel 2023 (4.207,9 ogni 100mila abitanti).
Le altre tre province si collocano molto al di sotto. Gorizia è al 70°posto con 4.098 denunce (2.960,3 ogni 100mila abitanti). Udine è all’82° posto con 14.171 denunce (2.739,6 ogni 100mila abitanti). Infine, Pordenone è la più sicura in Fvg e la quinta città più sicura in Italia, al 102° posto con 7.285 denunce (2.341,3 ogni 100 mila abitanti).
I commenti della politica
La segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti così commenta la performance di Trieste nella classifica del Sole 24 Ore: “I numeri non lasciano spazio a interpretazioni. Il quindicesimo posto di Trieste in Italia per criminalità e disagio indica un aggravamento della situazione, che abbiamo già denunciato altre volte”.
“Chiediamo che si attivi il Governo, perché ponga rimedio con urgenza e concretamente alla carenza di personale e mezzi e alla mancanza di turn-over nelle forze dell’ordine, come hanno denunciato da tempo i sindacati e come è evidente anche ai cittadini”.
“Hanno fatto tanto baccano per dei superflui controlli ai confini, mentre una città come Trieste resta scoperta con l’aumento delle denunce di violenze sessuali, truffe e frodi informatiche, estorsioni, traffico di droghe, rapine, sfruttamento della prostituzione e altri reati odiosi”.
“Ci aspettiamo che anche la Giunta regionale si faccia carico di chiedere l’intervento del ministro Piantedosi, se davvero interessa la sicurezza e non solo la propaganda” conclude Conti.
Le altre città
Le grandi metropoli Milano, Roma e Firenze si confermano anche quest’anno le peggiori nell’Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore, la graduatoria su base provinciale che ogni anno permette di scoprire quali sono le province meno sicure. Anche la top 10 è popolata da grandi città e mete turistiche. A livello nazionale le denunce sono in aumento per la prima volta dal 2013, con una crescita del 3,8% rispetto al 2022, con particolare aumento dei reati violenti: omicidi, percosse, lesioni e rapine.
Milano maglia nera
Milano si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023, con oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023. Nel capoluogo lombardo, da anni in cima a questa classifica, le denunce sono in crescita del 4,9% rispetto al periodo pre-pandemia, con picchi di furti e rapine. È terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, commenta al Sole 24 Ore: «Apparentemente c’è questo triste primato, ma non mi sento il presidente del tribunale di Gotham city. C’è un forte problema di risorse: in polizia e carabinieri risultano carenze di organico importanti. Le scarse denunce in altre aree del Paese possono significare che il controllo del territorio sia appaltato a realtà alternative allo Stato».
Roma in salita
La capitale registra un incremento delle denunce del 16,7% rispetto al 2019 e del +11% rispetto al 2022, con furti e reati predatori a fare da traino, ma anche reati connessi agli stupefacenti. Rispetto alla crescita di questi numeri l’ex procuratore di Milano, Francesco Greco, ora delegato alla sicurezza per il Comune di Roma, sottolinea al Sole 24 Ore: «Aumentano i reati ma anche la fiducia delle persone, più propense a denunciare. Dalle statistiche non emerge una vera emergenza sul lungo periodo ma il numero di reati violenti è alto e i cittadini si sentono insicuri. Stiamo investendo in forme di videosorveglianza che utilizzeranno l’Ai: l’algoritmo ci invierà segnalazioni a cui potremo rispondere in modo tempestivo».
Firenze e l’impennata di rapine
Firenze torna sul podio della criminalità, trainata da un aumento delle rapine in strada, cresciute del 56% rispetto al 2022. La sindaca Sara Furnaro collega questo aumento all’abuso di nuove droghe, come spiega al Sole 24 Ore: «I problemi sono in parte collegati all’aumento dell’uso di alcuni stupefacenti come il crack». La situazione impone misure urgenti, eppure il fenomeno sembra legato anche al flusso turistico: le grandi città, meta di milioni di visitatori ogni anno, vedono crescere i reati predatori e violenti.
L’impatto delle città metropolitane
Un’altra novità dell’edizione 2024 è l’analisi dell’incidenza delle città metropolitane sul totale delle denunce. Il 30% dei reati in Italia nel 2023 è stato segnalato proprio nei 14 capoluoghi principali, con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale. La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche: Firenze (3ª), Rimini (4ª), Torino (5ª), Bologna (6ª), Prato (7ª), Imperia (8ª)e Livorno (10ª).
Napoli (12ª), invece, cede il posto a Venezia (9ª) tra le prime dieci province per numero di reati registrati nel 2023. A incidere sul trend delle denunce sono anche le presenze temporanee o turistiche, che tuttavia non rientrano tra i residenti usati come parametro. Per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «I reati più violenti sono dovuti a una circolazione troppo facile delle armi. Bisogna investire in politiche sociali e sanitarie, non solo nei presidi».
Le città più sicure
In controtendenza rispetto ai grandi centri urbani, le province di Oristano, Potenza e Treviso risultano essere le più sicure d’Italia, posizionandosi in fondo alla classifica. Qui le denunce sono decisamente inferiori, segno di un maggiore controllo del territorio o, come suggerisce Roia, di un fenomeno diverso: una possibile omertà o l’assenza di un’efficace azione dello Stato.
L’Indice di criminalità, che costituisce una delle tappe di avvicinamento all’indagine sulla Qualità della vita 2024 del Sole 24 Ore, è consultabile sul sito internet del Sole 24 Ore. Per oltre 20 tipologie di illecito, provincia per provincia, è possibile conoscere il trend storico e l’incidenza delle denunce ogni 100mila abitanti. I dati sono disponibili dal 2018 al 2023.