Aveva accoltellato un giovane provocandogli gravissime ferite, arrestato

Trieste – Nel pomeriggio del 3 settembre, la Squadra Mobile della Questura di Trieste ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo che, la sera del 28 agosto, ha gravemente ferito un giovane di 26 anni in Piazza Perugino.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica, è il risultato di un’intensa attività investigativa condotta dalla Procura di Trieste.

L’aggressione

L’aggressione, avvenuta per motivi apparentemente futili, ha avuto conseguenze drammatiche. La vittima si trovava in piazza quando è stata improvvisamente attaccata e colpita con un coltello, riportando gravi ferite, tra cui la lesione di un’arteria, che l’hanno fatto accasciare al suolo. Immediatamente allertati da alcuni passanti, i Militari dell’Esercito presenti nelle vicinanze sono intervenuti, fornendo i primi soccorsi. Il giovane è stato poi trasportato d’urgenza all’Ospedale di Cattinara, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico e ricoverato in prognosi riservata.

Le indagini

Grazie alle tempestive indagini condotte dalla Squadra Mobile, è stato possibile identificare l’aggressore: un uomo di circa 40 anni, straniero regolarmente presente sul territorio nazionale, ma senza fissa dimora a Trieste. La ricostruzione dell’accaduto è stata resa possibile dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, dall’incrocio dei dati di identificazione di persone che stavano gravitando nell’area, e dalle testimonianze raccolte sul luogo del delitto.

Alla luce degli elementi raccolti, la Procura ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari nei confronti dell’indagato, ottenendo così l’emissione del provvedimento di custodia in carcere da parte del GIP. L’uomo, rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile, è stato arrestato e condotto presso la locale Casa circondariale.

Le accuse

Al momento, l’accusa è di lesioni aggravate dall’uso di arma e dal pericolo di vita, ma non si esclude che possa essere contestato anche il tentato omicidio, considerando la gravità delle ferite inflitte. La vittima ha infatti perso circa due litri di sangue e, se i soccorsi fossero arrivati solo pochi minuti più tardi, o se non fossero stati effettuati da personale adeguatamente addestrato, il giovane avrebbe quasi certamente perso la vita.

 

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