Relazioni semestrali delle Aziende sanitarie regionali: prevista perdita di 278,7 milioni

FVG – Le relazioni semestrali delle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia, rese note negli ultimi giorni, prevedono una perdita a fine anno di 278,7 milioni.

I consiglieri regionali di opposizione Furio Honsell (Open Sinistra FVG) e Laura Fasiolo (Partito Democratico) hanno espresso rammarico e preoccupazione di fronte a tale dato.

Il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg Furio Honsell

“Denuncio con forza la serietà delle difficoltà finanziarie delle aziende sanitarie in Friuli Venezia Giulia. I recenti dati parlano molto chiaro: siamo di fronte a un disastro senza precedenti, con una perdita complessiva proiettata di 278,7 milioni di euro a fine anno”.

“Nonostante le promesse e le continue risorse immesse – prosegue Honsell -, i servizi in ambito sanitario continuano a peggiorare: le liste d’attesa sono interminabili e la carenza di personale, in particolare infermieri e medici di famiglia, compromette la qualità di base dell’assistenza”.

“Le relazioni semestrali mostrano un aumento insostenibile dei costi per farmaci e dispositivi, senza un corrispondente controllo della spesa”.

L’Asufc stima un passivo di 129,6 milioni, Asugi di 86,7 milioni e Asfo di 57,8 milioni.

“Le stesse dichiarazioni alla stampa del direttore di Asugi, Antonio Poggiana, rappresentano un discutibile tentativo di nascondere le difficoltà di organizzazione e gestione – sostiene Honsell -. I costi farmaceutici e dei dispositivi sono esplosi senza un adeguato piano di controllo, e la responsabilità di questa situazione non può che ricadere interamente su chi gestisce e organizza”.

“L’assessore Riccardi e la Giunta, dopo oltre sei anni di gestione, non hanno ancora un piano ben strutturato per risolvere i problemi del sistema sanitario regionale: le loro analisi e i tentativi di giustificazione non possono nascondere un fallimento. È intollerabile – conclude Honsell – che si continuino a sprecare risorse pubbliche senza alcun miglioramento tangibile nei servizi erogati: la salute pubblica non può essere lasciata nelle mani di chi continua a promettere, ma poi trova sempre una scusa per non mantenere”.

La consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd)

“I danni – dichara Fasiolo – emergono da una gestione senza programmazione: il che è dimostrato dal deficit delle aziende sanitarie emerso dal rendiconto semestrale. Un deficit di 278 milioni. Insufficiente l’investimento nel servizio pubblico, il che conferma come il potenziamento a favore del privato porti a una retrocessione dei servizi per tutti”.

“Lo scorso 30 luglio – spiega Fasiolo -, Riccardi ha risposto a diverse interrogazioni e, in una di queste, chiedevo come funzionasse, dopo un anno di vita, il Dipartimento specialistico territoriale (Dst) istituito per i malati cronici (diabetologia, cardiologia, pneumologia, nefrologia), previsto solo in una parte di Asugi, con Gorizia e l’Isontino non coinvolti. E così per le altre aziende della regione. Risposte rassicuranti, ma molto vaghe”.

“Nella seconda interrogazione posta – ricorda ancora l’esponente dem -, chiedevo come intendesse investire nella medicina generale, portandola all’attrattività per i giovani medici, fino al superamento e alla chiusura degli Asap (Ambulatori sperimentali di assistenza primaria), di fatto dei ‘ricettifici’. I giovanissimi medici dell’Asap sono perlopiù gettonisti di passaggio, specializzandi orientati ad altre specialità e pochissimi hanno interesse a specializzarsi in medicina generale. La risposta? Un elenco di iniziative datate. In sostanza, secondo l’assessore, la colpa è degli altri e di chi c’era prima, nulla di dovuto alla mancanza di programmazione”.

E ancora, continua la consigliera di Opposizione, “il buco aziendale, importanti risorse che mancavano all’appello, come preannunciato anche dall’inascoltato collega Roberto Cosolini in Stabilità e in Assestamento, evidenziano, invece, come non si sia programmato nè investito in una visione di prospettiva”.

Secondo la consigliera dem, “sulla Medicina generale servono altri supporti, non bastano le premialità economiche; servono assistenti di studio, infermieri, ambulatori attrezzati, una foresteria. Per attrarre i giovani medici vanno espletate tutte le misure possibili. Si tratta di un’emergenza e siamo stati inascoltati”.

E inoltre, “l’incremento d’ufficio dei massimali a oltre 1.500 pazienti per i medici in servizio non basta più (solo a Gorizia sono oltre 5.000 le persone prive di mmg), e la situazione regionale è destinata a peggiorare a breve con i pensionamenti. La gestione Serracchiani, richiamata da Riccardi in negativo, dovrebbe rappresentare, per la visione fin troppo lungimirante allora, l’unica vera via d’uscita oggi. Lo ammettano”.

“La proposta di investire sulla domiciliarità per gli anziani – incalza l’esponente di Opposizione – , più sinergia tra ospedale e territorio, l’attenzione ai servizi e ai trasporti per i fragili, il richiamo all’invecchiamento attivo, la richiesta di centri diurni anziani e di quelli per l’Alzheimer, sono temi ricomparsi nelle attuali dichiarazioni, proposti da sempre dal Pd: richieste espresse e reiterate in tutte le sedi, come il potenziamento del trasporto facile, del telesoccorso, della telemedicina. Servizi sempre bocciati, al massimo strappato qualche Ordine del giorno”.

 

 

 

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