Inaugurato a Trieste il giardino interculturale progettato dai bambini e dai ragazzi stranieri
Trieste – Un giardino progettato dai bambini e dalle bambine in cui persone di tutte le età, religioni e nazionalità possano scoprire il valore della diversità: questo l’obiettivo del Giardino Interculturale nato nell’Istituto Comprensivo Iqbal Masih su iniziativa della cooperativa Agricola San Pantaleone con alcuni minori stranieri non accompagnati grazie a un progetto finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il giardino è stato realizzato a partire dai disegni dei bambini e delle bambine in cui persone di tutte le età, religioni e nazionalità possano ritrovarsi in pace abbracciando i valori dell’altro.
Il Giardino Interculturale è stato inaugurato nelle scorse settimane negli spazi esterni dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masiq a Trieste.
Su iniziativa della cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone, attiva da oltre quarant’anni nella creazione e manutenzione di verde urbano con un’attenzione all’inclusione sociale, è stato realizzato il giardino grazie a un gruppo di minori stranieri non accompagnati accolti dalla Comunità Dijaški Dom.
L’attività nasce nell’ambito di “MSNA Cittadini attivi della Comunità Educante”, progetto sostenuto dall’Impresa sociale Con i Bambini che vede come capofila Civiform e punta al potenziamento della comunità educante di Trieste coinvolgendo numerosi soggetti che a vario titolo operano per l’integrazione dei giovani accolti nelle comunità del territorio, come ad esempio operatori pubblici e privati, scuole, servizi sociali e sanitari, mediatori, tutori, mondo del volontariato.
Ciò anche attraverso attività laboratoriali che coinvolgono i giovani rendendoli protagonisti del miglioramento, in particolare nelle aree cittadine dove vi è più necessità di favorire l’integrazione sociale. E proprio il laboratorio di verde ha portato alla nascita di un’oasi di colore e bellezza condivisa in una delle scuole del territorio triestino.
Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masih Sergio Cimarosti ha fin da subito accolto favorevolmente la proposta, ritenendo fondamentale e costruttivo il percorso proposto: «Il progetto ci è sembrato subito un progetto interessante, dando la possibilità ai bambini e alle bambine di sentirsi protagonisti nella costruzione di una parte della loro scuola; la costruzione del giardino, secondo le volontà dei bambini e dei MSNA, ha dimostrato che, anche nel piccolo della nostra scuola, le cose si possono fare insieme» ha dichiarato Cimarosti.
Il giardino è stato progettato dalle bambine e dai bambini della Scuola dell’Infanzia di Melara insieme ai minori stranieri ospiti della Comunità Dijaški Dom, partner di progetto, che hanno fornito spunti che tenessero conto delle differenze che ciascuno porta con sé ma anche delle opportunità di condivisione, attraverso la raffigurazione di simboli universali: presenti all’interno del giardino i simboli del cuore — icona universale di amore, pace e forza interiore — e della palma, scelta per la sua caratteristica di slanciarsi verso il cielo e resistere nel tempo.
«Dopo la presentazione del giardino interculturale alla presenza di bambini e genitori a fine maggio, si è voluto condividere l’esperienza alla presenza delle istituzioni, dei partner di progetto e dell’intera comunità educante, in modo che questo “seme” possa essere raccolto da altre istituzioni del territorio, come esempio concreto di reciproca conoscenza e inclusione» ha affermato la vicepresidente della cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone Ilaria Margherita, che ha aggiunto: «È stata un’occasione preziosa per noi di lavorare in sinergia con diversi attori sul territorio, mettendo in pratica i principi della collaborazione, dell’inclusione e del lavoro di squadra.»
Grazie a iniziative simili in cui i minori stranieri hanno l’opportunità di uscire dalla comunità ospitante e rendersi protagonisti attivi del miglioramento, si può sperimentare la potenza fortemente inclusiva della rete territoriale. L’inaugurazione pubblica del giardino è una delle prime tappe del processo di potenziamento della comunità educante e si affianca ai tavoli di concertazione e sviluppo di laboratori di buone prassi su aspetti tecnici e burocratici relativi all’accoglienza dei minori stranieri, ma anche su salute e benessere psicologico; alla formazione dedicata a operatori su potenziamento delle competenze professionali nel settore, realizzata attraverso attività seminariali, promossi da Cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale, e laboratoriali, realizzati da Accademia della Follia.
All’inaugurazione sono intervenuti Massimo Tognolli, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste; Giancarlo Carena e Ilaria Margherita, presidente e vice presidente di Agricola Monte San Pantaleone; Annalisa Orlando, referente del progetto per Civiform; il dirigente scolastico Sergio Cimarosti e le docenti della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masiq; Naveed Shahzad, educatore del Dijaški Dom, e alcuni giovani protagonisti delle attività che hanno portato alla creazione del Giardino Interculturale.