I ministri dell’interno di Italia, Slovenia e Croazia a Gorizia per fare il punto sulle frontiere

Gorizia – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato il 18 giugno a Gorizia gli omologhi di Croazia e Slovenia, Davor Bozinovic e Bostjan Poklukar.

Nel corso dell’incontro i tre ministri si sono confrontati sui rischi di infiltrazione terroristica nei flussi migratori lungo la rotta balcanica.

Dal 21 ottobre scorso a oggi – è stato comunicato nella conferenza stampa conclusiva – da parte italiana sono state controllate 422 mila persone e più di 224 mila veicoli. Sono 1800 i cittadini stranieri irregolari rintracciati in ingresso e respinti. Le nazionalità prevalenti sono marocchina, turca, siriana, kosovara, afghana e macedone. Sono state arrestate circa 190 persone di cui oltre 90 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, quindi 40 sono le persone segnalate nelle banche dati specialistiche per la sicurezza nazionale

Nel corso dell’incontro è stata discussa la prospettiva di superamento dei controlli, mettendo a punto una concreta strategia regionale di gestione delle sfide migratorie e di sicurezza nei Balcani occidentali.

“Ci piacerebbe che nel 2025 riprendesse la libera circolazione ai confini” è stato fatto sapere alla stampa. “I prossimi mesi saranno cruciali” per un test sui confini per il previsto forte flusso turistico verso la regione balcanica.

“Stiamo creando un metodo operativo tra forze di polizia sperimentando in regime di sospensione come conciliare la circolazione e i controlli”.

L’intenzione, una volta ristabiliti gli accordi e riaperte le frontiere, è di “non perdere l’esperienza fatta e di lasciare una forma di cooperazione tra le polizie”, come ad esempio pattuglie congiunte, “assistite da strumenti tecnologici e operativi”.

Piantedosi ha parlato di “controlli efficaci ai confini tra Italia e Slovenia e tra Slovenia e Croazia fino ad oggi, effettuati senza creare disagi alla circolazione” prima fra tutte quella relativa ai lavoratori transfrontalieri. Concordi anche i ministri Poklukar e Bozinovic che hanno sottolineato “l’efficacia ormai collaudata del format di questi mesi”.

Prima dell’incontro trilaterale, il ministro ha preso parte al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Raffaele Ricciardi presso la prefettura di Gorizia.

 

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