20° anniversario della Slovenia in UE, incontri e festeggiamenti tra Gorizia e Nova Gorica

Gorizia – La Slovenia divenne a pieno titolo membro dell’Unione europea il 1° maggio 2004.

Festeggiano il 20° anniversario, oltre alla Slovenia, anche Cipro, Cechia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Ungheria. Si trattò del più ampio ingresso di Nuovi Paesi nell’Unione.

E proprio oggi, 9 maggio 2024 – Giornata dell’Europa – la Slovenia celebra la storica data a Nova Gorica. Il 9 maggio ricorre infatti l’anniversario della dichiarazione con la quale nel 1950 Robert Schuman proponeva la creazione della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), una comunità di Stati i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di carbone e acciaio.

Nell’occasione sono in corso incontri e festeggiamenti sia a Nova Gorica che a Gorizia: le due città, un tempo separate, oggi, insieme, guardano alla futura Capitale europea della cultura 2025.

“In quest’area – ha detto Sebastiano Callari, assessore regionale al Patrimonio, intervenuto nelle celebrazioni svoltesi in mattinata a Gorizia – si è guardato e si continua a guardare a un futuro di cooperazione e si sono superate le limitazioni del confine per valorizzare le potenzialità di un territorio unico e simbolo per il mondo. Vent’anni fa con la caduta del confine si sono poste le basi per un futuro di crescita e sviluppo rafforzando uno spirito europeo di condivisione e fratellanza”.

L’incontro con i rappresentanti delle istituzioni si è svolto nel municipio di Gorizia alla presenza dell’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi che nel 2004, a Nova Gorica, aveva dato il benvenuto alla Slovenia nell’Unione Europea e che oggi celebra come ospite d’onore il ventesimo anniversario.

Accanto al rappresentante della Giunta del Friuli Venezia Giulia, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e molti esponenti istituzionali.

“L’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea – ha detto ancora Callari – è stato un passo importante che, assieme a gesti grandemente simbolici, come il tenersi per mano dei presidenti della Repubblica Italiana e di Slovenia, ha chiuso i conti con un passato di guerre e di odio tra popoli vicini che ha interessato il secolo scorso. L’adesione all’Europa è stato un atto di cesura che ha aperto gli spazi alla cooperazione e allo sviluppo.

La festa a Nova Gorica

Si svolgerà invece a Nova Gorica la grande serata di festa giovedì 9 maggio a partire dalle 20.30 per celebrare lo storico anniversario. Il programma non si potrà svolgere in piazza Transalpina, a causa dei cantieri dove sono in corso i lavori per GO!2025. La maggior parte degli spettacoli avrà luogo sul prato davanti al municipio.

Presiederà la cerimonia il primo ministro sloveno, Robert Golob, che prima della cerimonia formale a Nova Gorica riceverà l’allora presidente della Commissione europea Romano Prodi, l’allora primo ministro Anton Rop e l’ex presidente della Repubblica Borut Pahor.

In piazza Kardelj a Nova Gorica saranno presenti tutti i vertici istituzionali e politici della Repubblica di Slovenia, dalla presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, al commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič.

Nello spettacolo che seguirà agli interventi istituzionali si esibiranno numerosi artisti, non solo sloveni ma da tutta Europa. Ci saranno tra gli altri l’Orchestra della Polizia, il Coro della Filarmonica Slovena, il duo Silence, Vlado Kreslin, il duo Saša Vipotnik e Aleksandra Ilijevski e il gruppo Trombone Connection. E ancora Dj Brlee, il direttore Simon Perčič e il pianista goriano di fama mondiale Alexander Gadjiev.

Il duo Silence ha creato appositamente per la celebrazione una nuova canzone chiamata “Europa”. Tra gli artisti anche l’attrice triestina Lara Komar, che presenterà il programma insieme all’attrice Lara Fortuna.

Romano Prodi era giunto a Gorizia già mercoledì 8 maggio per assistere alla presentazione del libro di Demetrio Volcic “A cavallo del muro” nella chiesa di San Rocco. Tra i partecipanti, oltre al sindaco Ziberna e Prodi, anche l’ex presidente sloveno Borut Pahor.

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